Buonasera librai,
ora che le presentazioni sono state fatte, passo subito alla mia prima recensione del blog.
Buona lettura!
“ Paura vera.
La paura dei
bambini.
Infatti
aveva sei anni ed era estate.
Agosto, un
sole che ammazzava i cani.
Da un quarto
d’ora picchiava i piedi per terra, frignava, voleva uscire, andare a giocare
per le strade di Siliqua. Per giunta stava disturbando anche gli altri che,
dopo il pranzo, erano saliti nelle stanze di sopra per schiacciare un pisolino.
Allora zia
Ninna aveva smesso di lavare i piatti, gli si era avvicinata, s’era ingobbita,
gli aveva parlato all’orecchio.
<< C’è
la mamma del sole fuori. >>
L’alito di
zia Ninna sapeva di brodo di pecora, il tono della sua voce di mistero. Gli era
sembrata una strega. Aveva incassato la testa tra le spalle. Non aveva osato
chiedere come fosse fatta la mamma del sole, cosa facesse di tanto cattivo. Gli
era passata, però, la voglia di uscire.
E s’era
arreso al consiglio di zia Ninna, tentando di sonnecchiare, come, ronfando
della grossa, stavano facendo tutti gli altri “.
Così inizia
il romanzo d'amore dello scrittore italiano Andrea Vitali intitolato “ LA MAMMA DEL SOLE“, edito da Garzanti libri nel 2010.
Siamo sulle
rive del lago di Como. La torbida estate del 1933 è scossa da due misteri, sui
quali indagano i carabinieri del luogo, capitanati dal maresciallo maggiore Ernesto
Maccadò, al cui fianco ci sono, ad aiutarlo, l’appuntato Misfatti, il
brigadiere Mannu e il carabiniere Milagra: uno è quello relativo alla scomparsa
di un’anziana ospite del Pio Ospizio San Generoso di Gravedona, allontanatasi
dalla casa di riposa e svanita nel nulla senza lasciare traccia di sé, e
l’altro quello che vede protagonista la concittadina Velia Berilli, madre di
quattordici figli, la cui inspiegabile “notorietà” interessa tanto Il Partito e
la Prefettura.
A questi due
misteri da risolvere si aggiunge, inoltre, un banale intoppo interno alla
caserma, quale la rottura del vetro di una finestra, che sembra non trovare
soluzione e la cui riparazione appare quasi impossibile.
Quella
raccontata da Vitali, vuole essere una storia divertente e commovente allo stesso
tempo. L’autore ha creato personaggi in carne e ossa, le cui avventure egli
racconta con uno stile realistico e, allo stesso tempo, fantasioso.
Attraverso
queste piccole storie di vita, che animano la quotidianità dei protagonisti,
l’autore narra la storia dell’Italia più vera, quella a cavallo tra le due
guerre mondiali, l’Italia che inizia ad assaporare i primi “bocconi” di
modernità, pur tuttavia mantenendo salde le radici nei ritmi e nelle
consuetudini proprie del passato.
Questa, in
linea generale, è la trama di questo romanzo all’italiana. Perché ho deciso di
leggerlo? Forse, per lo stesso motivo che, nella maggior parte dei casi, che
spinge il lettore a leggere il romanzo di un autore che non si conosce: la
curiosità che suscita la lettura della trama.
Così è stato
per me con “ La mamma del sole”. Avevo voglia di leggere qualche romanzo di
autori italiani, essendo io una divoratrice di libri prevalentemente di
derivazione straniera, sono incappata in Andrea Vitali e in questo suo romanzo,
ne ho letto la trama e mi sono convinta a leggerlo.
Purtroppo,
mi duole dirlo, ma come romanzo non mi è piaciuto per niente. Trovo che il
titolo e la spiegazione che viene data dell’espressione “mamma del sole” non
c’entri assolutamente nulla con la storia raccontata.
La prima
domanda che mi sono posta durante la lettura è stata “Ok, ma cosa c’entra la
mamma del sole con tutto il resto? “. Ne viene, si, spiegato il significato, ma
brevemente e poi la cosa finisce lì.
Oltre a
questo, ho trovato la lettura in sé difficile, lenta e noiosa, e parliamo di un
libro di sole 286 pagine. Avevo la sensazione di non andare mai avanti e di
essere sempre ferma alla stessa pagina.
Trovo che,
la storia in sé, non abbia senso, mi è sembrata sconclusionata, senza un filo
logico. Ho fatto fatica a capire come mai Velia Berilli fosse così “famosa” in
paese, quale fosse il motivo per cui l’anziana signora in viaggio sulla
motonave Nibbio avesse necessità di incontrare il parroco del paese. Insomma,
un insieme di concetti e situazioni prese a caso, buttate in un calderone e
mescolate alla rinfusa.
Sicuramente
“ La mamma del sole “ non mi ha invogliata a leggere altri romanzi di Andrea
Vitali, ma questo è un mio parere personale, dettato dai miei gusti in fatto di
libri. Personalmente, non consiglierei di leggerlo ma, da un punto di vista più
“professionale” e distaccato mi sento di dire: “ Provate a leggerlo e datemi il
vostro parere. Magari qualcuno mi dirà che lo trova bellissimo”.
Valentina Nazio.
Nessun commento:
Posta un commento
Il nostro piccolo angolo, cresce grazie ai vostri commenti e alla nostra comune passione per la lettura.
Info sulla Privacy