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lunedì 17 settembre 2018

Recensione Se mi guardo da fuori di Teresa Righetti

Buongiorno lettori, 

questo oggi vi voglio parlare di un libro che mi ha incuriosito molto e sto parlando di Se mi guardo da fuori di Teresa Righetti, edito dalla DeA Planeta, che ringrazio per la copia digitale, siete pronti a scoprire cosa ne penso? 



se mi guardo da fuori  
Teresa Righetti 
Editore: DeA Planeta 
Genere: Narrativa 
Data di pubblicazione:4 Settembre 2018 



Trama: A Serena non manca niente per essere felice: ha venticinque anni, una laurea in arrivo, una famiglia che le vuole bene, una casa che era del nonno paterno e dove presto potrà abitare. Nella sua vita tutto può succedere, e invece non succede. Forse perché non sa ancora cosa vuole, qual è il sogno da inseguire, che tipo di donna essere. O forse perché si sente ovunque fuori luogo e inappropriata. E così, mentre resta in questo limbo e aspetta l'illuminazione, lavora come cameriera al Chiosco, dove ogni sera si radunano tutte le categorie umane di Milano, che bevono e ridono e si divertono come se non facessero altro da sempre. Ma in mezzo a loro, la paura di essere invisibile, o semplicemente "poco interessante", diventa ancora più grande. Fino a quando l'incontro con Leo, un cliente del Chiosco, le porterà una dura conferma - a volte è dietro i sorrisi che si nasconde il dolore - e al tempo stesso la consapevolezza che non serve guardare lontano per trovare persone disposte a prenderci come siamo, anche quando non siamo ancora niente. E così Serena smetterà di osservare, e inizierà a scegliere.






Recensione

Io sono esattamente dove sono ma ho l' impressione di non essere dove dovrei.



 Quando ho letto  la trama di Se mi guardo da fuori, non so se vi è mai  capitato,  mi sono rivista nella protagonista, Serena, a primo impatto, con il senso di inadeguatezza, spettatrice della propria vita, sempre fuori luogo,  inappropriata, invisibile agli occhi delle persone,  in  trappolata in un limbo e un mostro che la divora, giorno per giorno e crede che sia il suo unico compagno di vita: l' inquietudine.  


Serena ha venticinque anni,  un senso d' inadeguatezza  da paura. 
Serena è prossima alla Laurea, ha scritto la Tesi in due mesi, tra un po' di tempo andrà a vivere a Casa del suo nonno, da sola, una famiglia che le vuole bene e un lavoro come cameriera, al Chiosco, il palcoscenico della vita altrui e non della sua, Serena è spettatrice della sua stessa vita e della vita altrui, ma Serena è in perenne attesa di qualcosa o qualcuno , in attesa di tutto ciò può accadere e invece non succede nulla. 
Proprio al  Chiosco, si sente maggiormente inadeguata, invisibile agli occhi delle persone, fuori luogo - proprio come un pesce fuor d' acqua -, ma è il palco dove incontra altre persone, tra cui Leonardo,  un punto d' inizio per una nuova vita, fatta di scelte e - forse - a volte, per star bene con noi stessi e con le altre persone, non c'è bisogno di una persona, un qualcuno di importante, ma bisogna trovare all' interno di noi un punto di svolta, un nuovo inizio. 


Leggere la storia di Serena è stata come leggere la mia di storia, una storia che mi ha colpita nel profondo e toccando tasti un po' importanti per me, come ad esempio, il mio senso di inadeguatezza, di invisibilità che,  a volte, mi capita di vivere e altri temi.
Mi sono rivista molto in Serena e proprio per questo che ho scelto questa storia per la mia somiglia con la protagonista, questa storia racconta anche un po' di me, attraverso Serena!

Serena ha venticinque anni, un' età di mezzo tra il mondo dei quasi gli adulti e quello vero e proprio degli adulti, un mondo che conosco bene, un' età particolare in cui - a volte - non sai cosa scegliere o cosa fare della tua vita, una sorta di limbo - di passaggio - in cui cerchi di trovare il tuo  posto nel mondo, il tuo scopo nella vita o avere progetti a lungo termine, hai una Laurea tra le mani, un lavoro eppure non ti senti adeguata, a tuo agio nei tuoi stessi abiti e allora aspetti una persona che ti possa movimentarti un po' la vita, che ti possa trovare tra la persone e te ne innamori, ma a volte, l' amore non segue il suo percorso più adatto, giusto,  e comprendi che nonostante le tue insicurezze, le tue paure, le tue inadeguatezze, la svolta la trovi dentro di te, come le  scelte.

La penna della Righetti l'ho trovata   particolare e un po' contorta, - come la protagonista- ma in senso positivo, se all' inizio questo punto mi è sembrato l'unica pecca   del libro, dopo la fine della lettura, posso affermare - a mio avviso - che questo stile è adatto per narrare questa storia e della  sua protagonista. 


In conclusione,  se mi guardo da fuori è una storia a cui tengo molto, almeno io, una storia che ho sentita mia, soprattutto per la mia vicinanza alla protagonista, Serena, un libro che vale la pena leggere, se siete un po' come me! 



Ella  

2 commenti:

  1. Bella recensione e libro interessante. Non mi ritrovo con la protagonista, sono l'esatto contrario, ma la storia mi piace, penso che potrei leggerlo.

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  2. Mi incuriosiva già dalla copertina, ma se avrò occasione di leggerlo lo leggerò ☺☺

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