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lunedì 4 marzo 2019

Più fiori che opere di bene di Annalisa Strada Recensione

Ciao lettori erranti e  buon inizio settimana,
il libro di  cui vi parlo oggi è un giallo il cui titolo è Più fiori  che opere di bene: le indagini di Clotilde Grossi, fioraia e apprendista detective di Annalisa Strada, edito dalla HarperCollins Italia, siete curiosi di scoprire la storia di Clo? Prima di lasciarvi alla recensione, vi lascio qualche info:



Recensione -Più fiori che opere di bene A-nnalisa Strada- copertina- trama- opinione


Titolo:  Più fiori  che opere di bene: 
le indagini di Clotilde Grossi, fioraia e apprendista detective
Autrice: Annalisa Strada
Casa editrice: HarperCollins Italia  
Genere: Giallo 
Trama: La sua vita sono i fiori, ma il delitto è la sua vera passione.Clotilde Grossi, detta Clo, è una trentasettenne senza orpelli nel pensare e neanche nel vestire. Nella vita fa la fioraia, vive a Bergamo e il suo negozio si chiama Ditelo con i fiori. Nessuna meglio di lei sa se è meglio un crisantemo o un gladiolo per ogni occasione. Ma sarebbe un errore immaginarla come un’inguaribile romantica, perché la sua vera passione è il crimine. Vorace consumatrice di romanzi gialli che le vengono spacciati da Nicla Verzetti, la sua amica libraia del negozio di fronte, non riesce a resistere di fronte a ogni notizia di cronaca nera. Vuole sempre saperne di più e riesce a rubare preziose informazioni anche grazie al suo fidanzato storico, Carlo, che guarda caso fa l’impresario di pompe funebri.
Un giorno però, nella piazza principale della città, viene ritrovata la testa di un uomo orrendamente sfigurato. Clotilde è fra i primi ad arrivare e senza pensarci due volte decide di mettersi in campo personalmente nelle indagini, utilizzando la scusa dei fiori. Ed è proprio durante le sue scorribande non proprio lecite che conosce il commissario Riccardo Leonardi. Un uomo dai rari sorrisi, cravatte sgargianti, frequenti macchie di stilografica sul taschino e dall’intuito infallibile. Per questo Leonardi capisce subito di aver trovato, più che un’innocente margherita, un’autentica spina nel fianco.





                                     RECENSIONE 






Va bene, lo ammetto, ma non rida. Sto conducendo un’indagine parallela, perché a me i delitti prendono. Ora, guardi. qui dietro ho più gialli di quelli che può trovare nella libreria dall’altra parte della strada. Se lei prendesse la mia tessera del prestito bibliotecario, a Mozzo, si accorgerebbe che leggo solo storie di delitti risolti, irrisolti o irrisolvibili.



Clotilde, per gli amici  Clo, è una fioraia  e proprietaria di Ditelo con i fiori, il suo negozio di fiori, ed  ha un fidanzato storico  Carlo,  impresario   di pompe funebre. 
Clotilde ha una passione smisurata per i libri e i telefilm gialli,  Clo adora il crimine e l' indagini sono nel suo sangue.
E'  una mattina di Novembre, quando la monotonia della città viene interrotta:   nella piazza principale di Bergamo,  vicino alla Camera del Commercio,  viene  ritrovata una testa di un uomo  irriconoscibile, - l' assassino ha tolto i denti e fatto lo scalpo -  impilata sul pignone della Fontana della Fiera, le  persone sono inorridite,   tranne Clo , perché  spinta dalla curiosità e stuzzicata dall' omicidio,   per lei arriva il momento d'  intraprendere un' indagine e  le sue
composizioni  di fiori, diventano un' ottima scusa per lei per intrufolarsi nella vita degli altri, e grazie alle sue scorribande  incontra il commissario Riccardo Leonardi, un uomo dall' intuito infallibile. 
 Ma, a complicare la situazione è il ritrovamento di un secondo cadavere, un nuovo morto, questa volta con la testa al suo posto, e in poco tempo, Bergamo si è  tinta di rosso, per la morte dei suoi concittadini… Chi sono le vittime? I due omicidi possono essere collegati tra di loro? 


 Quello che ho apprezzato molto in Più fiori che opere di bene è la protagonista femminile, Clo, con il suo essere impicciona, curiosa  - come poche altre protagoniste - .
 Clotilde è un personaggio ben delineato, quello che spicca maggiormente, a mio avviso, tra tutti gli altri, poiché sono di contorno e non danno nulla alla storia.  

  E' un personaggio genuino e  semplice,  un' avida lettrice di gialli, con la passione dei fiori e del crimine, ed è grazie ai fiori che Clotilde, inizia a indagare, a curiosare tra le varie persone che ruotano intorno alle due vittime,  a impacciarsi con un mazzo di fiori e un biglietto nei luoghi più vicini ai due morti, con nonchalance, non curanza, raccogliendo informazioni per scoprire i colpevoli.


 Lo stile della scrittrice è lineare, coerente dall' inizio alla fine, in linea, con la semplicità della storia, grazie a questo  ho letto in poche ore più fiori che opere di bene, rimanendone piacevolmente colpita. 



Oltre il gusto della lettrice incallita, dell’appassionata di delitti irrisolti, della tifosa accanita nella lotta tra il bene e il male, c’era parecchio di più. Clo era da sempre pervasa dal bisogno di capire come nascono le circostanze, quali sono le cause degli effetti invisibili, il movente delle azioni massime e minime”.

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 Più fiori che opere di benea mio avviso,  manca  dell' emozioni o sensazioni  tipiche di questo genere, ma, a mio umile parere , è un giallo leggero e semplice, perché in questa storia manca di qualcosa, come ad esempio  un colpo di scena che mi tenesse incollata alle pagine della storia, permettendomi di apprezzare maggiormente la storia e il movente degli omicidi intuibili, banali. 



Complessivamente,  più fiori che opere di bene è un libro gradevole, la mancanza di emozioni tipiche di questo generegenere, come ad esempio la curiosità di scoprire l'assassino o la suspense  mi ha fatto storcere un po' il naso, come i moventi dei delitti li ho trovati un po' scontati,  ma lo consiglio a chi cerca un libro con una protagonista impicciona o a chi si approccia per la prima volta a un giallo! 



                                                        


Graziella

2 commenti:

  1. Ciao! Io purtroppo non amo i gialli, ma questa sembra davvero una lettura molto carina :)

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    1. Ciao Gresi =; nemmeno io amo i gialli, ma la storia di Clo non è un vero e proprio giallo, ma è un libro davvero piacevole da leggere =)!!

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