Recensione L'impero di sabbia (The Books of Ambha #1) di Tasha Suri | Review Tour|

 Buongiorno anime di inchiostro,

Come state? Oggi vi parlo con molto piacere di L' impero di sabbia, primo volume della The books of Ambha, di Tasha Suri ed edito dalla Fanucci che si ringrazia per la copia.

L'impero di sabbia

(The Books of Ambha #1)

by Tasha Suri

Gli Amrithi sono stati emarginati; nomadi discendenti dagli spiriti del deserto, sono ambiti ma anche perseguitati in tutto l’Impero per il potere del loro sangue. Mehr è la figlia illegittima di un governatore imperiale e di una esiliata Amrithi che lei riesce a malapena a ricordare ma da cui ha ereditato il volto e la magia. A sua insaputa, può manipolare i sogni degli dèi per alterare il destino del mondo.

Quando il potere di Mehr attira l’attenzione dei mistici più temuti dell’Imperatore, viene costretta a sottostare al loro servizio: sono determinati a sfruttare la sua magia per la gloria dell’Impero. Sarà costretta a usare ogni grammo di volontà, di cuore e d’intelligenza per resistere alla crudeltà dei mistici e salvare il suo popolo da una sicura estinzione. Se dovesse fallire, gli dèi stessi potrebbero risvegliarsi in cerca di vendetta... 

Recensione

Questo libro è stupendo, uno dei migliori viaggi di carta che affronto fino a questo istante, poiché mi piace, particolarmente,  il sistema magico che si basa sulla danza.

 Se la mia memoria di lettrice non inganna, questa è la prima volta che leggo un libro in cui la danza è il modo in cui si crea la magia; è affascinante leggere le pittoresche descrizioni dei passi di danza e leggere come essa sia di per sé magica e, in questo libro, diventi magica anche attraverso il suo uso.

Ma di cosa parla " L'impero di sabbia"? 

Mehr è la figlia di un governatore ricco e potente. Divisa tra la cultura di suo padre, la cultura dominante degli Ambhan e la cultura di sua madre, la cultura oppressa degli Amrithi, discendenti degli dei e dei demoni del deserto, ha un dono raro e prezioso che tuttavia la rende un mostro da essere temuto: ha il potere di parlare ai suoi antenati, grazie al suo sangue e ai suoi rituali danzati.

Quando sua madre partì per unirsi al suo popolo, abbandonando le sue due figlie, Mehr fu nascosta dal padre. 

I suoi poteri la rendono una preda succulenta ... Tuttavia, il giorno in cui Mehr si reca in incognito nel deserto per ballare un particolare e proibito rituale, è avvistata dai maghi di Maha: i Mistici. Faranno di tutto per riaverla e renderla schiava della magia.

Ha una scelta: sposare Aman o mettere in pericolo tutta la sua famiglia.

Nel cuore del deserto, Mehr scopre il potere del suo dono. È necessario, per il bene di tutti.

Ne L'impero di sabbia vive l' anima  di carta di Mehr, un' eroina tosta, è intelligente, sa quando è meglio mordersi i denti che parlare,  tiene conto delle conseguenze delle sue azioni e combatte per se stessa e le sue convinzioni con cautela e lotta per la sua libertà, ma anche per quella di qualcuno altro, ma di chi? 

Amon è un eroe che mi  ruba il cuore! È un  eroe forte e premuroso che, nonostante le circostanze, cerca di essere gentile con Mehr.

Un forte legame si sviluppa e nasce pian piano tra questi eroi di carta e inchiostro, nonostante  il loro sia un matrimonio combinato, un 

sentimento basato sulla fiducia e sul rispetto reciproci, inoltre trovo tra le pagine di " L' impero di sabbia"  una storia d'amore affascinante ma matura, in cui le due anime di carta si sostengono, si prendono 

Tasha Suri, trae ispirazione dalla cultura indiana, crea uno straordinario clima desertico che percepisco pieno di magia, basato su rituali e cerimonie. Il mondo mi  attira fin dalle prime pagine.poiche è ideato nei minimi dettagli e particolari, penso che sia un mondo affascinante e da vivere pagina dopo pagina

Per la sottoscritta è abbastanza sicuro scrivere che amo  e adoro questo libro dall'inizio alla fine e non vedo l'ora di saperne di più. Questo libro mi  prosciuga emotivamente, ma... ma ne è valsa la pena e come se ne la pena.

Ehi, ti lascio il calendario di questo review Tour

Graziella