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lunedì 28 ottobre 2024

Recensione Nettle and Bone. Come uccidere un principe

 Buongiorno lettori di libri,

Oggi vi lascio in compagnia di 





Nettle and Bone. Come uccidere un principe


T. Kingfisher


Marra è la più giovane fra le tre figlie del sovrano del Regno del Porto. Insieme alle sorelle, Damia e Kania, ha il dovere di salvaguardare la pace nel proprio paese, stretto nella morsa dei nemici che premono ai confini. Per scongiurare ogni rischio di scontro e assicurarsi l'alleanza del Regno del Nord, Damia viene data in moglie al principe Vorling. Poco tempo dopo, però, il corpo esanime della principessa viene riportato a casa. Dicono sia morta in seguito a una caduta, che sia stato un incidente, ma Marra non può crederci. Così, quando Vorling sceglie Kania come sua nuova sposa, Marra, pervasa da un senso di terrore, decide che questa volta non resterà ferma a guardare. Ucciderà il principe. Si mette quindi in cerca della magia più potente che quella di una Vocedombra, una strega in grado di comunicare con l'aldilà. Per raggiungerla, Marra dovrà attraversare la temibile Terra Riarsa, una distesa di chilometri avvolta nelle tenebre e devastata dalla siccità, e, per ottenere il suo aiuto, dovrà portare a termine tre compiti apparentemente cucire un mantello di ortiche, resuscitare un cane da un mucchio d'ossa e catturare un raggio di luna. Ma, a guardarla meglio, la Vocedombra non sembra che una vecchina con uno strambo senso dell'umorismo, che si rifiuta peraltro di partire senza la sua gallina, una bestiola piuttosto invadente che dicono sia anche posseduta da un demone. Canedossa è un amico fidato, ma fa spavento a chiunque lo incontri. E Marra è solo una principessa che si sta improvvisando eroina. Riuscirà questa banda sgangherata a portare a termine la missione? T. Kingfisher rende omaggio agli elementi tradizionali del fantasy e della fiaba, e, allo stesso tempo, li sovverte, rileggendoli in chiave dark e ironica. Una storia originale, tenera e avventurosa che ci ricorda che gli eroi possono assumere diverse forme, che le streghe non sono sempre del tutto cattive, e che ognuno ha il diritto di scegliere il proprio lieto fine.

Recensione 


Marra è la principessa più giovane di un piccolo regno portuale; le sue due sorelle maggiori si sposano una dopo l'altra con il principe Vorling. Dopo la misteriosa morte della maggiore,  la seconda sorella Kania le succede e Marra viene mandata in  convento. Marra man mano che scopre sempre di più su Vorling e sul destino di Damia e Kania, prende una decisione: deve uccidere il principe.


L'autrice ha un talento nel tessere una narrazione fluida che bilancia leggerezza e profondità. Le sue descrizioni sono vivaci e ricche di dettagli, trasportandomi in ambienti magici e incantevoli. L'ambientazione è cupa, in un regno immaginario e in diversi luoghi davvero magici. 

Questo libro è una sorta di favola per adulti, è cupa e tocca argomenti abbastanza seri come gli abusi nel matrimonio e l'impatto che ha anche sulle famiglie di queste donne. La penna  di Kingfisher è diretta e onesta, ma bilancia anche la tensione e l'oscurità con momenti assurdi che tuttavia si integrano molto bene nella storia. Ci sono personaggi molto accattivanti, ci sono animali unici, c'è compagnia,  compassione e uno strano senso di famiglia che si trova nella compagnia che Marra trova nella sua missione.


Kingfisher affascina, sa catturare il lettore nella sua lettura con quell'atmosfera che contrasta con la tensione dell'ambiente in cui, in realtà, il paesaggio non è così cupo come il sentimento che Marra ha nel cuore e nella coscienza, perché è  pessimista, diffidente e alquanto insicura.

 Ciò che più mi colpisce è che ha trent'anni, non è una ragazzina appena nata, non ha un passato traumatico... non è un'eroina, come dice lei. 

Ma Marra non è il mio personaggio preferito e con mia sorpresa quel personaggio preferito è Agnes, la "fata" madrina della famiglia di Marra, e la mia sorpresa è che Agnes è l'opposto di Marra ed è anche divertente.

Tra le pagine di Nettle and Bone. Come uccidere un principe la scrittrice prende fiabe e racconti di principi e principesse e li stravolge mille volte! Dietro una storia di magia c'è una feroce critica all'abuso di genere e al dispotismo ben realizzata.

Grazie T. Kingfisher per aver creato una storia che non ha nemmeno un fottuto adolescente e per aver fatto sì che il genere fantasy abbia una vera  protagonista adulta perché non ce ne sono molti.

Graziella 


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