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lunedì 9 marzo 2020

La ragazza che leggeva nel metrò di Christine Féret- Fleury | Recensione|

Ciao lettori,
oggi ritorna l' appuntamento con la rubrica " Tu leggi? Io scelgo" e questa volta ho curiosato  fra le letture di Katy di Rivendell: Katy Booklover, la mia scelta é caduta su " La ragazza che leggeva nel metrò" di Christine Féret- Fleur edito dalla Sperling & Kupfer.


La ragazza che leggeva nel metrò
Christine Feret-Fleur
Sperling&Kupfer
Narrativa
Tutti i giorni, a Parigi, Juliette prende il metrò: stessa ora, stessa linea. Quando non è troppo assorta in un romanzo, ama perdersi a osservare i lettori intorno a lei: il collezionista di libri rari, la studentessa di matematica, la ragazza che piange a pagina 247. Li guarda con curiosità, come se dai loro gusti letterari potesse entrare in qualche modo nella loro vita e dare colore alla sua, così monotona, così prevedibile. Fino al giorno in cui decide all'improvviso di scendere qualche fermata prima e fare una strada diversa dal solito per andare al lavoro: un cambio di percorso che segnerà la sua vita oltre ogni aspettativa. Perché in quelle strade sconosciute incontrerà Soliman, che vive circondato di vecchi volumi ed è convinto che un libro, se donato alla persona giusta, può cambiare il corso del destino. Grazie ai consigli e alla saggezza di Soliman, e all'esuberanza della sua figlioletta Zaïde, Juliette compirà un viaggio incredibile alla scoperta dei romanzi e di se stessa, che stravolgerà i suoi orizzonti per sempre.
La ragazza che leggeva nel metrò è una favola moderna sulla magia dei romanzi e la poesia delle piccole cose. Una storia incantevole, piena di luce e ottimismo, che conquisterà lettori di ogni tipo: chi legge in treno, sbirciando da sopra la spalla del vicino, in pausa pranzo oppure nella solitudine della propria casa, su una poltrona comoda o tra le bolle della vasca da bagno.

RECENSIONE 

     Ogni mattina Juliette prende la linea 6 del metrò di Parigi, per recarsi al 
lavoro in un' agenzia immobiliare. La vita di Juliette è scandita dalla routine quotidiana: stesso metrò, stessa linea e il suo amore per la lettura e i libri, proprio sul metrò 6 che Juliette osserva gli altri passeggeri/ lettori come lei: la vecchia signora, la studentessa, il giardiniere, la lettrice che piange arrivata a pagina 247.
   Juliette li osserva attentamente, per fuggire dalla sua monotona vita e per dare un tocco di colore alla sua vita. Un giorno, però, Juliette rompe la sua monotonia è scende a una fermata diversa dalla sua,per recarsi al lavoro,  si trova in una strada differente dalla propria e proprio in questa strada differente, Juliette incontra Soliman e Zaide, sua figlia. 
   Un incontro in grado di cambiare e rivoluzionare la vita di Juliette  e cambiarla per sempre...

Aveva finito per credere, anzi, per acquisire 
la certezza che nello spessore 
di un libro si celassero al 
tempo stesso tutte le malattie e tutti i rimedi del mondo? 
Che vi si ritrovassero il tradimento, 
la solitudine, l’omicidio, la follia, la rabbia, tutto quello che può penderti alla gola e guastarti la vita,
 la tua e quella degli altri?
 Che talvolta piangere sulle pagine 
stampate può salvare la vita a qualcuno?"


Attraverso " La ragazza che leggeva nel metrò", la scrittrice mette nero su bianco la storia di una protagonista abituaria,  Juliette e della sua vita piatta, monotona e priva di qualsiasi colore, avventura o imprevisto. 
 Juliette vive attraverso i libri, si nasconde fra le pagine di un libro, per poter " vivere" la sua vita attraverso una storia scritta senza vivere la sua vita reale, pienamente.
  Ma, l' incontro con Soliman, un uomo che vive circondato dai libri, a mettere sottosopra la vita di Juliette e ad insegnarle delle lezioni importanti: mai rifugiarsi nei libri e mai vivere attraverso un personaggio fittizio, nonostante, si possa trovare molte somiglianze fra il lettore e la protagonista del libro, un po' come è successo a me con Juliette, entrambe viviamo attraverso le storie altrui, ma restiamo chiuse nella nostra " comfort- zone", senza conoscere il mondo esterno.


Le era sempre piaciuto odorare i libri, annusarli, soprattutto quando li comprava usati: anche i libri nuovi avevano odori diversi, a seconda della carta e della colla utilizzate, ma non svelavano nulla delle mani che li avevano tenuti, delle case che li avevano ospitati; ancora non avevano una storia, una storia ben diversa da quella che raccontavano, una storia parallela, oscura, segreta.”
  

 Il punto di forza di  " La ragazza che leggeva nel metrò" è: LiberaLibri, ossia, una persona che osserva ogni giorno un lettore e cerca di comprendere quale libro possa essere quello adatto al lettore per consegnarlo di persona, al lettore, perché secondo, l' ideatore, Soliman, un libro può cambiati la vita per sempre, proprio come accade a Juliette.



 “Un libro non va assegnato per sfida, per capriccio, per desiderio di inquietare o di provocare, a meno che non ci sia una particolare ragione. I miei LiberaLibri migliori sono dotati di grande empatia: sentono nell’intimo quali frustrazioni, quali rancori si accumulano all’interno di un corpo che niente, in apparenza, differenzia da altri..”

  

La ragazza che leggeva nel metrò è un inno alla lettura, ai libri, nonostante ció é una storia piacevole e gradevole, come un gelato in piena estate, si legge in poco tempo, in un pomeriggio e ricco di frasi da sottolineare, ma dalla quale mi aspettavo molto di più: più emozioni e sensazioni che non ho percepito durante questo  viaggio di carta e inchiostro! 


🌟🌟🌟 

Vi lascio il calendario di questo mese:


Graziella

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