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lunedì 9 maggio 2022

Recensione Il dilemma del quarterback di Lex Martin

 Buongiorno anime librose, 

Oggi vi lascio  in compagnia di Il dilemma del quarterback di Lex Martin edito dalla Triskell edizioni.


Il dilemma del quarterback

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Ma di cosa parla  " Il dilemma del quarterback "?
Gabby ha un problema.  Odia il football, ma soprattutto odia il giocatore  con il sorriso più  sexy: Rider; il  quarterback più attraente e più amato da tutti.  Per Gabby è difficile evitare  Rider, perché  sono vicini di casa,  ma fa di tutto  per evitarlo, persino  stargli alla larga. 
Quando una sera,  mentre i giocatori di football danno una festa di Halloween, Gabby stanca decide di infrangere un "giuramento", si reca alla festa, solamente, per chiedere di abbassare il volume della musica. 
Non metterò  mai piede in quella casa"
E dico sul serio.
Mai. 

Dopo aver spento la musica, Gabby  sente piangere un bambino. Sulle scale viene ritrovata una bambina, il cui nome è Poppy e un biglietto che sconvolge la vita dei giocatori di football: 

" Lei è Poppy, tua figlia. Mi dispiace, ma non posso più prendermi cura di lei. Ci ho provato, davvero. Adora la sua copertina. Ti chiamo quando arrivo." 


Gabby si prende a cuore il caso della bambina, perché Gabby sa cosa significhi essere spedita da una famiglia affidataria all' altra, e all' interno de " Il Quartier Generale degli Stalloni”, vive anche il fratello minore di Gabby, Ben, anche lui giocatore di football e, quindi, anche lui è coinvolto nel caso misterioso della paternità della bambina... Ma, quando  la verità sulla paternità di Poppy diventa chiara, Rider e Gabby hanno il modo di trascorrere molti momenti insieme e di parlare del loro passato e di ciò che è successo anni prima... 




Lex Martin dà vita a due personaggi di inchiostro ben costruiti, ricchi di sentimenti che posso avvertire a ogni singola pagina che leggo de Il dilemma del quaterback. 
Gabby e Rider mi prendono per mano e mi accompagnano nella loro storia di seconde opportunità, ma anche di paura, di sfiducia nei confronti delle altre persone e di chiusura in se stessi. Entrambi i personaggi mi piacciono, perché si scoprono lentamente e credo che la Martin con i suoi personaggi faccia un ottimo lavoro, perché tra Gabby e Rider c' è una alchimia pazzesca pronta a incendiarli e, inoltre, si può toccare con mano la chimica tra di essi, e il legame che si crea pagina dopo pagina.
Gabby è un' eroina sveglia, intelligente, gentile, forte, determinata, altruista, ma  chiusa in se stessa, sa perfettamente che non può contare su nessuno, nemmeno su Ben, suo fratello. 
Eppure, a mio umile avviso, Gabby pian piano inizia ad aprirsi, ad abbattere il muro che Rider ha eretto tra di loro, tre anni prima, e grazie a tutto ciò riaffiorano sentimenti mai assopiti, con cui fare i conti, ma per i quali valgono la pena di essere vissuti.

" Se la vita mi ha insegnato qualcosa, è che non posso contare su nessuno. Nemmeno su mio fratello." 
Dall' altro lato c'è Rider, un eroe affascinante, dolce, premuroso, sexy, eccezionale, dai solidi valori,  ma è anche un personaggio che ha paura, non è un ragazzo dalle relazioni durature, ma tutto sta per cambiare, perché tutte le sue certezze vengono sconvolte, e inoltre è un personaggio che subisce una crescita importante.

Le frequentazioni casuali sono ciò che mi impedisce di perdere di vista ciò che conta davvero: il football, giocare, vincere.. 

Lo stile della Martin è emozione allo stato puro, perché attraverso le sue parole la scrittrice fa sentire tutto l' amore, l' alchimia e l' attrazione che legano Rider e Gabby, due anime gemelle destinate a legarsi, nonostante tutto. 

"Sono ancora stretta a lui quando alzo lo sguardo. Rider passa una mano sui miei capelli e tre anni di lussuria e desiderio repressi ci travolgono: la sua bocca si schianta sulla mia."
Il dilemma del quaterback è un libro che mi piace molto, contiene al suo interno una storia dolce, intesa, emozionante che mi fa battere il cuore, mi fa conoscere una scrittrice che sa conquistare il mio spirito di lettrice romantica e non ho dubbi che questa scrittrice, possa diventare una delle mie preferite.



Graziella

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