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sabato 29 ottobre 2022

RECENSIONE "Il demonio di Chambord" di Noemi Talarico

 Buongiorno anime di carta,

Oggi vi parlo di


Il demonio di Chambord 

Di Noemi Talarico 







Fuoco. 


Il fuoco distrugge, marchia la pelle, consuma le ossa e segna l'anima. 


Io lo so bene. 


Mi beavo dell’illusione di dominare il più potente dei quattro elementi, mentre lui mi portava via un pezzo alla volta. 


Lui era il volto del demonio, lei la rosa più splendida. 


Il mondo è ingiusto, la vita iniqua. Entrambi vittime del medesimo disegno, a cambiare era solo la tela su cui qualcuno si era divertito a scarabocchiare.


Non potevano ancora saperlo, ma non esisteva altro incastro al mondo più perfetto del loro.


Lui era il demonio di Chambord, eppure lei era vicino a lui che si sentiva a casa.

Recensione 

Se mi seguite da un po', saprete che ho un debole per i Retelling e proprio questa mia debolezza mi porta a immergermi tra le pagine della storia di " Il demonio di Chambord" , all' inizio penso che si tratti una storia dai toni fantasy, invece no, è una storia d' amore, di un demonio che diventa un eroe, e di una persona che incontra la sua "Bella".


Ma di cosa il parla " il Demonio di Chambord"?


A Chambord, in un castello, abita un Demonio, conosciuto nel paese come " il Demonio di Chambord". 

Il demonio di Chambord, il cui nome è Niklas, vive tra le mura del castello da tredici anni, senza dare notizie di sé stesso, l' uniche persone con cui Niklas ha dei rapporti di amicizia sono la sua governante e il miglior amico del padre, per le altre persone Niklas è il demonio. 

Nel castello, la governante ha bisogno di un aiuto, nessuna persona o ragazza sembra che voglia lavorare per il Demonio di Chambord, ma c'è una ragazza che ha bisogno di soldi, per far curare suo padre.

 Il nome della ragazza è Mirabelle. Fin dal primo momento, il Demonio di Chambord ha dei riguardi particolari per lei, in primis, farla abitare nel suo castello, e di preparare in persona la stanza per la sua ospite...


Attraverso la sua penna, la Talarico dà la vita alle anime di Niklas e Mirabelle, due anime ben scritte, ideate e che si ispirano a quelle originarie di " Bella " e della " Bestia", che come delle persone reali hanno le loro fragilità. 

Mirabelle è un'anima di carta  caparbia, discreta e risoluta, e che non ha paura del Demonio, ma bensì nutre un profondo sentimento per lui: l' Amore. 

Niklas è un' anima di carta che è considerata un Demonio, si è chiuso tra le mura del castello e non esce mai, da tutti viene considerato un Demonio, ma poi si rivela essere un eroe che vuole essere amato, per come è, con le sue cicatrici e senza maschera, perché c'è sempre una persona che ci ama per così come si è.


Lo stile della Talarico è molto coinvolgente, scorrevole e lineare; ammetto però che all' inizio sono un po' delusa dal trovarmi dinanzi  una narrazione in terza persona - non sono una grande fan di questo tipo di pov -, ma la Taralico riesce con poche parole a farmi immergere nella sua favola personale della Bella e della Bestia, con una semplicità naturale.


Il Demonio di Chambord è una lettura che coinvolge, è una storia d' Amore, di pregiudizi - che a mio avviso sono uno dei mali odierni - , di inclusione e di come una persona possa trovare il suo posto nel mondo.


Graziella 





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