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lunedì 17 giugno 2019

La scrittrice del mistero di Alice Basso Recensione

Ciao lettori erranti,

questo oggi vi lascio la recensione dedicata a La scrittrice del mistero di Alice Basso, quarto e penultimo volume della serie Vani, vi lascio qualche info e poi alla recensione:


Titolo: La scrittrice del mistero
Serie: Vani #4
Autrice: Alice Basso
Casa editrice:  Garzanti
Trama: Niente può fermarla
Perché scrivere è la sua missione
E solo i libri possono indicarle la strada

Per Vani fare la ghostwriter è il lavoro ideale. Non solo perché così può scrivere nel chiuso della sua casa, in compagnia dei libri e lontano dal resto dell’umanità, per la quale non ha una grande simpatia. Ma soprattutto perché può sfruttare al meglio il suo dono di capire al volo le persone, di emulare i loro gesti, di anticipare i loro pensieri, di ricreare perfettamente il loro stile di scrittura. Una empatia innata da cui il suo datore di lavoro sa come trarre vantaggio. Lui sa che solo Vani è in grado di mettersi nei panni di uno dei più famosi autori viventi di thriller del mondo. E non importa se le chiede di scrivere una storia che nulla ha a che fare con i padri del genere giallo che lei adora, da Dashiell Hammett a Ian Fleming passando per Patricia Highsmith. Vani è comunque la migliore. Tanto che la polizia si è accorta delle sue doti intuitive e le ha chiesto di collaborare. E non con un commissario qualsiasi, bensì Berganza, la copia vivente dei protagonisti di Raymond Chandler: impermeabile beige e sigaretta sempre in bocca. Sono mesi ormai che i due fanno indagini a braccetto. Ma tra un interrogatorio e l’altro, tra un colpo di genio di Vani e l’altro qualcosa di più profondo li unisce. E ora non ci sono più scuse, non ci sono più ostacoli: l’amore può trionfare. O in qualunque modo Vani voglia chiamare quei crampi allo stomaco che sente ogni volta che sono insieme. Eppure la vita di una ghostwriter non ha nulla a che fare con un romanzo rosa, l’happy ending va conquistato, agognato, sospirato. Perché il nuovo caso su cui Vani si trova a lavorare è molto più personale di altri: qualcuno minaccia di morte Riccardo, il suo ex fidanzato. Andare oltre il suo astio per aiutarlo è difficile e proteggere la sua nuova relazione lo è ancora di più. Vani sta per scoprire che la mente umana ha abissi oscuri e che può tessere trame più ordite del più bravo degli scrittori.

RECENSIONE 

Non essere in un libro è più o meno sempre la fregatura, nella vita…   





- L' imprevedibile piano della scrittrice senza nome  RECENSIONE
- Scrivere è un mestiere difficile  RECENSIONE
- Non ditelo  allo scrittore RECENSIONE
- La scrittrice del mistero
- Un caso speciale per la Ghostwriter 


   Per Vani il suo lavoro nell' ombra da scrittrice fantasma è perfetto, può usare la sua capacità di capire le persone in un attimo ma, soprattutto, può  restare chiusa in casa, perché Vani non ama le persone,  in compagnia dei suoi libri, per prestare le sue parole agli altri  autori, come  fa da molto tempo e il suo capo, Enrico Fuschi, ha un nuovo compito per la ghotwriter,  più brava della sua casa editrice, per salvare la CE stessa e il posto di lavoro di Vani, come Ghostwriter: scrivere un romanzo per l' autore  di thriller Henry Dark , un lavoro facile per Vani e la  sua dote di "leggere" le persone, gli scrittori. Ma, Vani si ritrova a indagare su un caso personale coinvolge il suo ex fidanzato, Riccardo, vittima di stalking e di minacce di morte, ma la vita di Vani  non è facile, proprio adesso che ha i crampi allo stomaco e ha il suo  lieto fine con Berganza…  

  Vani è una protagonista in carne e ossa, con le sue sfaccettature,  asociale, cinica  ma, in questo libro, ho conosciuto una nuova parte di Vani: quella felice,  perché in  questa storia  Vani è felice, contenta,  quella felicità  sudata e meritata, quella non stucchevole, ma  quella dove un gesto vale più di tante parole. Per Vani la felicità è un' " esperienza" nuova,  fatta di crampi, un' allergia a cui si deve abituare. 
 Leggere di Vani felice è qualcosa di stupendo, perché Vani in quattro libri è cresciuta, mostrandosi con una veste nuova a  chi sta leggendo questa seria, più aperta, più determinata a scegliere le sue  scelte, non quella conosciuta nel primo libro: chiusa in se stessa, a riccio, per proteggersi dall' altre persone, restando un personaggio che buca le pagine.

 La felicità mi fa venire i crampi [...] Forse sono allergica. Forse il mio organismo deve abituarsi a poco a poco.

  Vani, ormai, è una protagonista forte, diversa dalle altre, fin dal primo incontro in L' imprevedibile piano della scrittrice senza nome, è diventata un personaggio difficile da imitare, mi ha conquistato, immediatamente e,  ormai, mi rispecchio nelle sue citazioni  e nei suoi pensieri, perché, in fondo, io e Vani abbiamo in comune qualche tratto: l' allergia alla felicità, pochi legami affettivi ma, buoni. 


Piacere alla gente non è esattamente il mio forte. 
D'altra parte, nemmeno il forte della gente sembra essere piacere a me.



Poi c'è il personaggio maschile, colui che sembra uscito da un telefilm giallo, il commissario Romeo Berganza, un personaggio irresistibile, affascinante e non ha nulla da invidiare alla celeberrima Ghostwriter. 
  La complicità e il legame  tra il commissario e la Ghostwriter  fortificato nel corso di quattro libri, è qualcosa di unico,  basta un semplice gesto per capirsi, per comprendersi.






 Lo stile della Basso è semplice, genuino, asciutto  ma, riesce a tenermi attaccata alle pagine del libro, fin dalle prime pagine, permettendomi di fagocitare le storie che scrive in poche giornate. 


   Sono giunta al quarto libro, in poco tempo, ho conosciuta Vani e in poco tempo è diventata una parte della me lettrice, un' amica di carta fidabile, quella che mi aspettava a fine giornata per essere letta, per farmi compagnia prima di addormentarmi e,  adesso, che ho  terminato, anche il quinto libro, mi manca già, ma ogni cosa ha il  suo tempo,
  La scrittrice del mistero è il penultimo libro di una serie tutta da leggere, scoprire e fagocitare le pagine, senza esitazione, senza perdere tempo, nemmeno una briciola, 


Complessivamente, La scrittrice del mistero è una lettura coinvolgente, nonostante la parte gialla sia un po' meno presente, rispetto ai primi due libri iniziali ma, è tutto costruito con maestria, bravura e quando sembra che tutto abbia trovato il suo finale, le ultime dodici parole finali di La scrittrice del mistero mi hanno spiazzato, perché fanno da apri pista per il quinto e conclusivo libro di Vani. Se non avete letto ancora questa serie, correte in libreria, su Amazon, dove volete ma, LEGGETE QUESTA SERIE PERCHE' VALE LA PENA DI CONOSCERE VANI CHE ENTRA COME UN CICLONE NELLA VITA DEL LETTORE PER CAMBIARLA, un po', per migliorarci come persone e come lettori!


“Vorrei proprio sapere  perchè le fiabe, i romanzi, i film, non raccontino mai la vita dopo il lieto fine; cosa diavolo pensano, che sia Noiosa? Noiosa una sega. 
La vita dopo il lieto fine sta tentando di farmi fuori.”

⭐⭐⭐⭐.mezzoElla

1 commento:

  1. Ciao Ella, anche a me piace moltissimo questa serie... proprio qualche giorno fa ho terminato il quinto e ultimo volume e già Vani mi manca!

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