Ciao lettori,
questo oggi vi lascio in compagnia di Non ditelo allo scrittore di Alice Basso, il terzo volume della serie Vani, siete curiosi di scoprire cosa vi riserva questa nuova storia?
Titolo: Non ditelo allo scrittore
Serie: Vani #3
Autrice: Alice Basso
Casa editrice: Garzanti
Genere: Narrativa
Trama: Deve scrivere nell’ombraI libri sono il suo rifugio
Perché loro hanno tutte le risposte
A Vani basta notare un tic, una lieve flessione della voce, uno strano modo di camminare per sapere cosa c’è nella testa delle persone. Una empatia innata che Vani mal sopporta, visto il suo odio per qualunque essere vivente le stia intorno. Una capacità speciale che però è fondamentale nel suo mestiere. Perché Vani è una ghostwriter. Presta le sue parole ad autori che in realtà non hanno scritto i loro libri. Si mette nei loro panni. Un lavoro complicato di cui non può parlare con nessuno.
Solo il suo capo sa bene qual è ruolo di Vani nella casa editrice. E sa bene che il compito che le ha affidato è più di una sfida: deve scovare un suo simile, un altro ghostwriter che si cela dietro uno dei più importanti romanzi della letteratura italiana. Solo Vani può trovarlo, seguendo il suo intuito che non l’abbandona mai. Solo lei può farlo uscire dall’ombra. Ma per renderlo un comunicatore perfetto, lei che ama solo la compagnia dei suoi libri e veste sempre di nero, ha bisogno del fascino ammaliatore di Riccardo. Lo stesso scrittore che le ha spezzato il cuore, che ora è pronto a tutto per riconquistarla. Vani deve stare attenta a non lasciarsi incantare dai suoi gesti. Eppure ha ben altro a cui pensare. Il commissario Berganza, con cui collabora, è sicuro che lei sia l’unica a poter scoprire come un boss della malavita agli arresti domiciliari riesca comunque a guidare i suoi traffici. Come è sicuro che sia arrivato il momento di mettere tutte le carte in tavola con Vani. Con nessun’altra donna riuscirà mai a parlare di Chandler, Agatha Christie e Simenon come con lei. E quando la vita del commissario è in pericolo, Vani rischia tutto per salvarlo. Senza sapere come mai l’abbia fatto. Forse perché, come ha imparato leggendo La lettera scarlatta e Cyrano de Bergerac, ogni uomo aspira a qualcosa di più grande, che rompa ogni schema della razionalità e della logica.
Perché loro hanno tutte le risposte
A Vani basta notare un tic, una lieve flessione della voce, uno strano modo di camminare per sapere cosa c’è nella testa delle persone. Una empatia innata che Vani mal sopporta, visto il suo odio per qualunque essere vivente le stia intorno. Una capacità speciale che però è fondamentale nel suo mestiere. Perché Vani è una ghostwriter. Presta le sue parole ad autori che in realtà non hanno scritto i loro libri. Si mette nei loro panni. Un lavoro complicato di cui non può parlare con nessuno.
Solo il suo capo sa bene qual è ruolo di Vani nella casa editrice. E sa bene che il compito che le ha affidato è più di una sfida: deve scovare un suo simile, un altro ghostwriter che si cela dietro uno dei più importanti romanzi della letteratura italiana. Solo Vani può trovarlo, seguendo il suo intuito che non l’abbandona mai. Solo lei può farlo uscire dall’ombra. Ma per renderlo un comunicatore perfetto, lei che ama solo la compagnia dei suoi libri e veste sempre di nero, ha bisogno del fascino ammaliatore di Riccardo. Lo stesso scrittore che le ha spezzato il cuore, che ora è pronto a tutto per riconquistarla. Vani deve stare attenta a non lasciarsi incantare dai suoi gesti. Eppure ha ben altro a cui pensare. Il commissario Berganza, con cui collabora, è sicuro che lei sia l’unica a poter scoprire come un boss della malavita agli arresti domiciliari riesca comunque a guidare i suoi traffici. Come è sicuro che sia arrivato il momento di mettere tutte le carte in tavola con Vani. Con nessun’altra donna riuscirà mai a parlare di Chandler, Agatha Christie e Simenon come con lei. E quando la vita del commissario è in pericolo, Vani rischia tutto per salvarlo. Senza sapere come mai l’abbia fatto. Forse perché, come ha imparato leggendo La lettera scarlatta e Cyrano de Bergerac, ogni uomo aspira a qualcosa di più grande, che rompa ogni schema della razionalità e della logica.
RECENSIONE
La serie Vani è cosi composta:
- L' imprevedibile piano della scrittrice senza nome RECENSIONE
- Scrivere è un mestiere pericoloso RECENSIONE
- Non ditelo allo scrittore
- La scrittrice del mestiere
- Un caso speciale per la Ghostwriter
Il sogno della mia vita è starmene nella mia tana a farmi gli affari miei senza rotture di coglioni di alcun genere.
Grazie Vani, per mettere nero su bianco i miei pensieri, questa mi rispecchia, totalmente!
Vani è cresciuta tra i libri, diventando i suoi rifugi, storie e con un acume brillante fino a diventare la Ghostwriter di L' Erica edizion, scrivendo le storie altrui, prestando le sue parole agli altri autori, mentre lei lavora nell' ombra, al sicuro, sottopagata, mentre gli altri si prendono i meriti e continua a essere la collaboratrice di Berganza.
Solo Enrico, il suo capo, conosce il suo reale compito, all' interno della casa editrice, e questa volta il compito di Vani è più complesso, perché non deve scrivere o prestare le sue parole agli altri autori, questa volta deve trovare un suo simile un Ghostwriter, scrittore fantasma, per anni si è nascosto dietro a un bestseller, Verrò a trovarvi sul lago diRuggero Solimano, un libro osannato e uno dei capolavori più importanti degli ultimi anni. Dietro a quelle parole e alle parole, si nasconde Edoardo Marotta, un professore di storia, per farlo uscire dal suo mondo, ha bisogno di Vani per farlo uscire dall' ombra, per renderlo più socievole, meno simile a lei, ma per farlo Vani ha bisogno dell' uomo che le ha spezzato il cuore, Riccardo, pronto a riconquistarla e
Vani è una protagonista forte, volerle bene è un attimo, poche pagine, per essere puntigliosa, almeno questo è successo a me. E' una protagonista difficile da imitare o trovare in altri libri, è unica nel suo genere: è asociale, riesce ad entrare nella mente delle persone, degli autori, in pochi attimi. Proprio in questo libro, ci viene mostrata la sua parte adolescenziale, quella liceale, di come la sua ironia, l' abbia portata a tenersi distaccata dal mondo intero, una sorta di arma, attraverso qualche squarcio della sua vita liceale che si affacciano sugli anni del liceo: pochi legami affettivi e la sua razionalità, la rendono la persona odierna: troppo sulle sue, poche amicizie e un intuito infallibile e la capacità di capire le persone, grazie a pochi attimi.
Anche questa volta, mi tocca ringraziarla: più trascorro le ore in compagnia di Vani, più mi riconoscono in alcune sue citazioni, sembrano cucite addosso a me, adatte a me, perché mi riconosco in quelle righe, poche ma buone, per metterle nero su bianco e scriverle, altrimenti non né sarei capace:
Lo stile della Basso è leggero, semplice e pulito, non usa parole su parole per allungare il testo, al contrario, è asciutto, scrive il minimo indispensabile per attirare il lettore tra le pagine della storia e tra le varie peripezie di Vani. Grazie al suo stile, posso leggere una storia della scrittrice senza stancarmene mai, nemmeno per un attimo!
Complessivamente, non ditelo allo scrittore è il libro che ho preferito molto di più rispetto ai due precedenti, anche se in questo libro la parte del mistero è meno serrata, perché in questo libro la protagonista inizia a cambiare un po', intraprendendo una crescita che appare sotto agli occhi del lettore pagina dopo pagina e, ormai, la Basso si sta rivelando una scrittrice da non perdere, una garanzia a tutti gli effetti, una piacevole scoperta, tutta da leggere.
⭐⭐⭐⭐ e mezzo
Ella
Solo Enrico, il suo capo, conosce il suo reale compito, all' interno della casa editrice, e questa volta il compito di Vani è più complesso, perché non deve scrivere o prestare le sue parole agli altri autori, questa volta deve trovare un suo simile un Ghostwriter, scrittore fantasma, per anni si è nascosto dietro a un bestseller, Verrò a trovarvi sul lago di
Vani è una protagonista forte, volerle bene è un attimo, poche pagine, per essere puntigliosa, almeno questo è successo a me. E' una protagonista difficile da imitare o trovare in altri libri, è unica nel suo genere: è asociale, riesce ad entrare nella mente delle persone, degli autori, in pochi attimi. Proprio in questo libro, ci viene mostrata la sua parte adolescenziale, quella liceale, di come la sua ironia, l' abbia portata a tenersi distaccata dal mondo intero, una sorta di arma, attraverso qualche squarcio della sua vita liceale che si affacciano sugli anni del liceo: pochi legami affettivi e la sua razionalità, la rendono la persona odierna: troppo sulle sue, poche amicizie e un intuito infallibile e la capacità di capire le persone, grazie a pochi attimi.
Anche questa volta, mi tocca ringraziarla: più trascorro le ore in compagnia di Vani, più mi riconoscono in alcune sue citazioni, sembrano cucite addosso a me, adatte a me, perché mi riconosco in quelle righe, poche ma buone, per metterle nero su bianco e scriverle, altrimenti non né sarei capace:
A me piacciono poche persone, è un dato di fatto.
Quando hanno distribuito tolleranza e stima verso il prossimo sono arrivata tardi perchè c'era coda allo sportello del cinismo.
Lo stile della Basso è leggero, semplice e pulito, non usa parole su parole per allungare il testo, al contrario, è asciutto, scrive il minimo indispensabile per attirare il lettore tra le pagine della storia e tra le varie peripezie di Vani. Grazie al suo stile, posso leggere una storia della scrittrice senza stancarmene mai, nemmeno per un attimo!
Complessivamente, non ditelo allo scrittore è il libro che ho preferito molto di più rispetto ai due precedenti, anche se in questo libro la parte del mistero è meno serrata, perché in questo libro la protagonista inizia a cambiare un po', intraprendendo una crescita che appare sotto agli occhi del lettore pagina dopo pagina e, ormai, la Basso si sta rivelando una scrittrice da non perdere, una garanzia a tutti gli effetti, una piacevole scoperta, tutta da leggere.
Continuerai a sentirti fuori posto e a non capire come funziona gran parte del mondo. Continuerai a scoprire che c’è gente a cui non piaci senza che tu sappia bene cos’hai fatto di male, e dovrai imparare a conviverci. Continuerai a scontrarti con regole sociali che nessuna autorità che pure potrai aver acquisito ti darà mai la facoltà di ignorare del tutto. Continuerai a voler essere diversa, a essere fiera di essere diversa, e allo stesso tempo a dispiacerti, sotto sotto, che gli altri non siano uguali a te o, peggio ancora, che nemmeno vogliano esserlo. E se, come credo, sei un po’ come me, continuerai a provare la tentazione di scappare e di trovare rifugio in un mondo di carta che però a un certo punto non ti basterà più – spero solo che tu non lo capisca troppo tardi. Quindi comincia subito a trovare il tuo modo per sopravvivere a tutte queste cose, Vani, perché il passare del tempo da solo potrebbe non bastare a darti la ricetta.
⭐⭐⭐⭐ e mezzo
Ella
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