martedì 18 giugno 2019

Un caso speciale per la ghostwriter di Alice Basso Recensione

Ciao lettori erranti,

 questo oggi vi lascio la recensione dedicata all' ultimo libro nato dalla penna di Alice Basso, ovvero, Un caso speciale per la Ghostwriter che chiude la serie Vani. Siete pronti a salutare Vani? Io no e oggi vi beccate una recensione sclero XD!



Titolo: Un caso speciale per la Ghostwriter
Serie: Vani #5
Autrice: Alice Basso
Casa editrice: Garzanti 
Genere: Narrativa
Trama: Per Vani le parole sono importanti. Nel modo in cui una persona le sceglie o le usa, Vani sa leggere abitudini, indole, manie. E sa imitarlo. Infatti Vani è una ghostwriter: riempie le pagine bianche di scrittori di ogni genere con storie, articoli, saggi che sembrino scaturiti dalla loro penna. Una capacità innata che le ha permesso di affermarsi nel mondo dell’editoria, non senza un debito di gratitudine nei confronti dell’uomo che, per primo, ha intuito la sua bravura: Enrico Fuschi, il suo capo. Non sempre i rapporti tra i due sono stati idilliaci, ma ora Vani, anche se non vorrebbe ammetterlo, è preoccupata per lui. Da quando si è lasciato sfuggire un progetto importantissimo non si è più fatto vivo: non risponde al telefono, non si presenta agli appuntamenti, nessuno sa dove sia. Enrico è sparito. Vani sa che può chiedere l’aiuto di una sola persona: il commissario Berganza. Dopo tante indagini condotte fianco a fianco, Vani deve ammettere di sentirsi sempre più legata all’uomo che l’ha scelta come collaboratrice della polizia per il suo intuito infallibile. Insieme si mettono sulle tracce di Enrico. Tracce che li porteranno fino a Londra, tra le pagine senza tempo di Lewis Carroll e Arthur Conan Doyle. Passo dopo passo, i due scoprono che Enrico nasconde segreti che mai avrebbero immaginato e, soprattutto, che ha bisogno del loro aiuto. E non solo lui. Vani ha di fronte a sé un ultimo caso da risolvere e fra le mani, dalle unghie rigorosamente smaltate di viola, stringe le vite di tutte le persone a cui ha imparato a volere bene. Alice Basso ha creato un personaggio fantastico. Una protagonista originale che i suoi lettori chiamano per nome come un’amica. Una protagonista che vive in mezzo ai libri, da cui ha imparato quasi tutto quello che sa. Intorno a lei, altri personaggi indimenticabili cui affezionarsi romanzo dopo romanzo. Un universo in cui calarsi per ricordarsi che il piacere della lettura è questo: una storia che incanta e uno stile impeccabile.

RECENSIONE




Perché la verità è che ogni storia, la più modesta come la più avventurosa, la più divertente come la più intensa, la più realistica come la più folle, è destinata a farsi poltiglia, e concime, e terra.
Le storie, bisogna prepararsi a salutarle.




Vani è una Ghostwriter, presta la sua penna  agli  altri autori,  ha un innato talento nell' entrare nelle menti degli scrittori e delle persone che la circondano, è diventata la scrittrice fantasma dell' Edizioni L' Erica,  questo, grazie al suo capo, Enrico, con il quale i rapporti non sono proprio idilliaci ma, ha trovato in lei un talento innato, una maestria di immergersi negli abiti altrui.
 Da, quando  si è lasciato sfuggire un caso importante, Enrico è sparito, solo  Vani può ritrovarlo e aiutarlo…



  Vani è diventata una delle mie protagoniste preferite, perfetta sotto a ogni punto di  vista, un' amica fidata per i tempi più difficili. Fin dal primo libro mi ha convinto  con il suo essere asociale, sempre sulle sue, poche amicizie e un lavoro che la proteggeva dal mondo esterno e usava il suo sarcasmo, come arma di difesa tra lei e gli altri ma, in cinque libri          Vani è cresciuta, è cambiata, si è aperta al mondo,  ha  trovato il suo posto nel mondo, in fondo ha un cuore, ma molto in fondo e quel celeberrimo motto " Se solo me ne fregasse qualcosa" a te, Vani te ne frega e tanto!.


E' una protagonista che buca le pagine, con semplicità entra nel cuore e nella mente del lettore, - con la citazione a pagina 7 di l' imprevedibile piano della scrittrice senza nome l' adoravo già - ed è facile adorarla con le sue sfaccettature, rendendola PERFETTA, cosi com'è. 

  Lo stile della Basso è fluido, ironico e mi tiene incollata alle pagine dall' inizio alla fine, fin dal primo libro e adesso che sono arrivata alla conclusione di questa serie, in poco più di  40 giorni, mi sento un po' persa. 
 Ho macinato pagine su pagine, parole su parole, sono arrivata alla conclusione di questa serie meravigliosa, con un finale perfetto, ogni persona ha trovato il suo posto, una seconda famiglia.

  Non sono pronta a non leggere nulla di Vani e delle sue peripezie, a non divorare pagine su pagine delle sue storie ma, prima di salutarla, voglio ringraziarla, - poi sarebbe la Basso  da ringraziare: Grazie alla Basso per aver creato Vani -   per le citazioni, in cui mi sono rivista, - perché in fondo, io e Vani abbiamo qualche cosa in comune, in questo personaggio di carta  ho trovato alcuni aspetti della mia persona ad esempio l' asocialità -, per aver messo su carta alcuni dei miei pensieri, per avermi fatto rinsavire sull'  odore della carta, in realtà è puzzo di marcio e morte e per molto altro ancora.

  Sono giunta alla fine di questa recensione ed è tempo di salutare sia Vani e le sue storie, perché bisogna salutarle ma, non mi sono mai piaciuti gli addii, quindi, ARRIVEDERCI, perché in fondo, lo so già, leggerò le citazioni - le tante citazioni in cui mi sono rivista - le storie e troverò ad aspettarla, tra le pagine delle sue storie, tra qualche tempo,

Le storie finiscono.
Altre iniziano.
Le cose cambiano.

⭐⭐⭐⭐⭐

Ella

1 commento:

  1. Comprendo perfettamente il tuo 'sclero' XD io ho avuto l'opportunità di leggerlo quando fu pubblicato, ma Vani Sarcia mi manca ancora 😔

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