mercoledì 25 ottobre 2017

Recensione Volevo solo andare a letto presto di Chiara Moscardelli

Buongiorno Readers,
dopo tante letture finalmente riesco a parlarvi di Chiara Moscardelli, una scrittrice che mi incuriosiva da molto tempo, per approcciarmi a quest' autrice ho deciso di leggere Volevo solo andare a letto presto, una commedia frizzante e briosa, siete pronti a scoprire cosa ne penso?


VOLEVO SOLO ANDARE A LETTO PRESTO 
Chiara Moscardelli 


Editore: Giunti 
Prezzo: Rigido --,--€ Ebook --,--€
Genere: Romance 
Data di pubblicazione: 26 Ottobre 2016 

Trama: Ipocondriaca, ossessiva, maniaca del controllo e sfegatata di telenovelas brasiliane: del resto che cosa aspettarsi dopo un'infanzia trascorsa in un borgo hippy, senza tv, con una mamma fissata con la cristalloterapia, un padre non ben identificato e tanti amici che danzano in giro, spesso senza vestiti? È comprensibile che a trentacinque anni Agata Trambusti voglia avere il pieno controllo di ogni aspetto della sua vita e detesti qualsiasi fuoriprogramma. Inclusa la pioggia, e quella mattina si è messo a piovere sul serio, mentre in tailleur e chignon Agata varca il cancello di una villa sull'Appia per valutare alcuni quadri che il proprietario vuole mettere all'asta. Ma la pioggia non è niente rispetto a quello che la aspetta: in meno di un minuto la sua tranquilla esistenza si trasforma in un rocambolesco film d'azione, a partire dall'uomo misterioso - terribilmente somigliante a Christian Bale! - che Agata mette ko con due abili mosse di krav maga prima di darsela a gambe. Ma che cosa sta cercando quell'uomo? E perché le sta improvvisamente alle calcagna? Tra una fuga nei vicoli più sordidi di Barcellona, le minacce di uno strozzino di quartiere e un losco traffico di falsi d'autore, Agata dovrà per una volta dar ragione al suo psicologo e lasciarsi risucchiare dal vortice impazzito degli eventi. E delle emozioni. Perché sarà proprio questa la partita più dura.




Recensione

 Agata Trambusti - già il cognome  dice tutto -,  ha trentacinque anni, lavora in una casa d' aste, un gatto di nome Ettore - ma è femmina -, pochi amici, una madre, Rosa, sessantottina e un po' strampalata, come se non bastasse, Agata è anche ossessiva, maniaca del controllo, ipocondriaca, si insomma nevrotica, con una passione per le telenovelas brasiliane.
Nella vita di Agata non c'è spazio per i sentimenti o per l' emozioni, eppure un giorno recandosi in una villa per lavoro, si ritrova a fuggire e a praticare Krav maga per salvarsi la vita da un uomo misterioso, da qui altre mille peripezie tra Barcellona e i quartieri di Roma... Tra corse con la gonna tirata su, le mutande in bella vista... Per Agata è tempo di cambiamenti... 
Riuscirà Agata a sopravvivere alle sue peripezie e troverà l' amore ?





Volevo solo andare letto è un libro che volevo leggere da molto tempo, un libro che ho trovato  divertentissimo con  situazioni sopra le righe, quasi surreale  eventi tragicomici all' inverosimile tante risate assicurate, almeno per me, ho riso come una matta per la protagonista  e le sue peripezie, ma c'è anche un mistero da scoprire insieme a Fabrizio e ad Agata e nonostante sia una lettura leggera con un pizzico di giallo, questo libro tratta anche alcune riflessioni importanti. 

La penna della Moscardelli è davvero frizzante, briosa,  uno stile adatto per questo tipo di storie, la Moscardelli ha creato una storia che mette buon umore, una protagonista esilarante, comica in cui è semplice immedesimarsi.  


La vita può giocare scherzi strani e se per qualcuno è un bene, per me non lo era affatto. Perché quando ti sembra di avere capito tutto, quando sembra che i tuoi piani stiano procedendo come li hai programmati nel dettaglio, allora succede qualcosa che rimescola le carte in tavola e sconvolge tutto. Il segreto consiste nel non dar retta a quel qualcosa, non buttarsi a capofitto verso l'ignoto ma rimanere ben saldi al sicuro e riprendere il controllo della situazione. I rischi non fanno per me. Al 'non è mai troppo tardi' preferisco 'ormai è tardi, lascia stare', anche se non è un vero e proprio proverbio."




I personaggi principali sono ben costruiti, soprattutto quello di Agata, con lei sono entrata in sintonia già dalla prima pagina, è un personaggio imperfetto, Agata è una di noi: insicura e molto altro ancora. 
Agata è un personaggio che ho adorato letteralmente, ho apprezzato molto la sua evoluzione durante il corso della storia, perché ognuna di noi può essere questa protagonista con le sue mille paranoie, timori, ossessioni e via dicendo. 
Un personaggio che si fa strada nella vita di Agata e che il lettore incontra durante le pagine è quello di Fabrizio, il protagonista maschile, un personaggio in grado di far cambiare la vita ad Agata.



  In sintesi, volevo solo andare a letto presto è stata una piacevole sorpresa con una storia frizzante con un tocco di giallo, leggera senza pretese,  una storia d' amore che si sviluppa in modo lento, a mio avviso, ma è in grado di farti trascorrere alcune ore in totale spensieratezza, in grado di strapparti risate su risate. 



Il mio giudizio finale è 3 gelsomino



Buona lettura e un abbraccio,
Ella 

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