Buonasera lettori di libri,
Oggi vi lascio in compagnia di
Ogni anno da quattro anni, le tre scrittrici Eriko, Naomi e Tsukasa, l’editor Eiko e la manager Shizuko si riuniscono alla casa dell’usignolo per ricordare la loro mentore e amica Tokiko Shigematsu, autrice di bestseller dalla penna geniale che si è tolta la vita con del veleno. Anche quest’anno le cinque donne sono pronte a celebrare Tokiko per un paio di giorni. I preparativi procedono regolarmente, quando un corriere bussa alla porta e recapita un mazzo di fiori con un inquietante messaggio: «Affinché non dimentichiate il vostro delitto, invio questi fiori per ricordare la defunta». Ben presto queste parole così sibilline innescano una serie di accuse e confessioni, portando le donne, e i lettori, a chiedersi se davvero si sia trattato di un suicidio o piuttosto di un omicidio; e soprattutto, se tra loro si nasconda un’assassina
Recensione
*Mistero nella casa dell'usignolo* di Riku Onda è un thriller psicologico che mi affascina fin dalle prime pagine con la sua atmosfera carica di suspense e mistero.
La trama si sviluppa attorno a cinque donne, legate a Tokiko Shigematsu, una scrittrice di successo che, secondo la polizia, si è suicidata quattro anni prima.
Ogni anno, il gruppo si riunisce per celebrare la sua memoria nella casa che Tokiko ama, ma questa volta le cose prendono una piega inaspettata quando un mazzo di fiori con un messaggio inquietante arriva, mette in dubbio le circostanze della sua morte. È davvero un suicidio, o c'è qualcosa di più oscuro dietro?
Ciò che colpisce di più di questo libro è la psicologia dei personaggi. Onda ha una straordinaria capacità di scavare nelle loro emozioni più intime, rivela lentamente i segreti e le tensioni che legano le protagoniste.
C'è la scrittrice tormentata, l’editor ambiziosa, la manager misteriosa, ognuna con un passato oscuro che viene messo a nudo quando il mistero si infittisce.
La vera forza del romanzo sta nel modo in cui Onda costruisce una tensione psicologica che cresce pagina dopo pagina, mi spinge a dubitare di ogni personaggio, a cercare la verità tra le righe di ogni parola e comportamento.
L’atmosfera della casa dell’usignolo, con il suo silenzio opprimente e l’isolamento che la circonda, diventa quasi un personaggio a sé, riflette le emozioni e i conflitti interni delle donne.
La sensazione di claustrofobia si fa palpabile, amplificando l'incertezza che permea l’intera vicenda. Ogni passo che le donne compiono, ogni parola che si scambiano, sembra avere un peso maggiore, come se l'intero libro si stesse costruendo verso una verità sconvolgente.
Tuttavia, nonostante l'indubbio fascino della trama e la maestria con cui Onda tesse le relazioni tra i personaggi, il finale mi lascia con un po’ di amarezza.
Mi aspetto una rivelazione più shockante, un colpo di scena che riaccende tutto il mistero con un finale memorabile.
Invece, la conclusione, sebbene interessante, non riesce a eguagliare l'intensità del percorso che l'ha preceduta.
In qualche modo, mi lascia con la sensazione che c' è qualcosa di più che da esplorare, ma che non è completamente sviluppato.
In definitiva, *Mistero nella casa dell’usignolo* è un thriller psicologico che mi tiene sulle corde fino alla fine, ma che, purtroppo, non riesce a mantenere la promessa di una conclusione potente. Nonostante questo, è una lettura che consiglio a chi ama storie che si concentrano sui dettagli psicologici, sulla costruzione della tensione e su personaggi profondi e sfaccettati.
Il mio voto finale è un 4 su 5: un buon libro che, purtroppo, non riesce a raggiungere l’apice che mi aspetto.
Graziella
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