venerdì 21 novembre 2025

Fracture di Shain Rose Recensione

 Buongiorno lettori di libri,

Oggi vi lascio in compagnia di 



Dante Reid è già stato una volta la sua rovina. Ora, lui vuole proteggerla. Ma chi proteggerà Delilah da lui?


A diciotto anni, Delilah Hardy incarna il ruolo di figlia perfetta, sorella premurosa e studentessa modello. Ed è stufa di essere sempre quella responsabile, che non si concede mai quello che desidera.


Sarebbe così sbagliato se convincesse con un inganno il migliore amico del fratello ad essere il suo primo amante? Forse… ma non se il ragazzo in questione è Dante Reid, il suo primo grande amore e l'eroe di guerra della loro cittadina. Comunque non ha importanza, perché saranno la guerra e il college a separare Dante e Lilah, mettendo tra loro migliaia di chilometri, lunghi anni di assenza e verità nascoste.


Lilah non riesce a credere ai suoi occhi quando, a pagarle la cauzione per uscire da una prigione a Porto Rico, c'è proprio Dante. E stavolta ha più tatuaggi, più muscoli e… ancora più pretese.


Al rientro in patria, la vita di Dante ha preso una piega molto più oscura per via del suo legame con gli Armanelli, una famiglia mafiosa che detiene potere, contatti e soldi. L'ultima cosa che si sarebbe immaginato era impiegare la sua influenza per tirar fuori dai guai Lilah, la donna che ancora tiene in scacco il suo cuore. Lei, sempre bellissima, ammaliante e innocente, ora sostiene di voler seguire una lista per esplorare la parte più selvaggia di sé stessa. Dante invece pretende di portarla a vivere accanto a sé per proteggerla, mentre indaga sul caso che l'ha portata dietro le sbarre, ed è persino disposto ad aiutarla con la sua lista…


Ma ognuno di loro conserva troppi segreti dolorosi e protegge troppi misteri pericolosi: rischiare anche il più piccolo avvicinamento significherebbe - ancora una volta - la rovina.


Armanelli's Empire: sono miliardari, possessivi, immorali. Perdetevi nel loro impero dark.



Quando apro Fracture, entro immediatamente nel mondo spezzato e magnetico di Dante Reid e Delilah Hardy. E mentre leggo, mi accorgo che Shain Rose costruisce la loro storia con una precisione quasi chirurgica: ogni scelta, ogni segreto, ogni sguardo trattenuto serve a ricordarmi che questi due personaggi non sono semplicemente “in conflitto”, ma frantumati, e cercano disperatamente di non esserlo più.


Delilah è la prima a colpirmi: perfetta, responsabile, brillante… e profondamente stanca di esserlo. La sento vibrare sotto pelle, questa sua frustrazione. Ha solo diciotto anni, ma porta addosso aspettative che sembrano di più. E per la prima volta vuole qualcosa per sé. Vuole vivere, rischiare, desiderare. Vuole Dante.


E Dante… Dante è il classico personaggio che sulla carta dovrebbe essere tossico, e invece di pagina in pagina rivela un’umanità intensa, spigolosa, ferita. È il migliore amico del fratello, il primo amore di Delilah, l’eroe di guerra del loro paese—ma quelle medaglie non gli coprono le cicatrici che si porta dietro. Quando riappare nella storia, anni dopo, tatuato, più muscoloso, più oscuro, avverto immediatamente il peso del tempo e delle scelte che l’hanno strappato all’uomo che era.


Il legame con gli Armanelli, poi, aggiunge una nota ancora più tagliente a tutto. È qui che il romanzo si fa più cupo, più adulto: Dante vive immerso in un potere che non controlla mai del tutto, mentre tenta di proteggere Delilah da un pericolo che non è solo esterno… è lui stesso.


Una delle parti che più mi convince è proprio il modo in cui Shain Rose tratta i personaggi: imperfetti, impulsivi, emotivamente caotici. A volte eccessivi, a volte esasperanti. Ma sempre veri.


Quando Delilah finisce in prigione a Porto Rico e Dante appare per pagarle la cauzione, sento un brivido in gola: non per il colpo di scena, ma per il fatto che lui doveva essere lì. Perché questi due, con tutti i loro errori, tornano sempre nello stesso punto: uno di fronte all’altra.


Riconosco che lo stile dell’autrice è crudo, diretto, a tratti molto fisico. Le scene spicy non si fanno pregare e arrivano con intensità. A volte il linguaggio risulta un po’ ripetitivo, e alcune emozioni tendono al melodrammatico, ma nel complesso la tensione sessuale resta palpabile e ben costruita.


E la famosa lista di Delilah?

È un espediente che funziona: innocente in apparenza, esplosiva nei fatti. Dante che la affronta con pazienza, rabbia e desiderio crea una dinamica potente, quasi carnale, che tiene la narrazione viva e piena.


Quello che mi resta alla fine è l’impressione di aver letto non solo un romance pieno di tropes amati—second chance, brother’s best friend, forced proximity, alpha protector—ma soprattutto la storia di due persone che fanno di tutto per non cedere, proprio mentre tutto li riporta uno nelle braccia dell’altra.


Una lettura che divide, sicuramente, ma che non lascia indifferenti. E nel panorama del romance contemporaneo, questo conta. Molto.


Graziella 



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