Buondì Readers e bentornati nel blog, questo post è dedicato alla segnalazione di Daniel di Ely V. Rose, siete pronti a scoprire la trama e un piccolo estratto?
Si raccontano tante storie sull’aldilà: c’è chi lo immagina come un posto colmo di soffici nuvole bianche coperto da un’immensa luce abbagliante, c’è chi crede che dall’altra parte ritroveremo tutti i nostri cari persi e c’è chi, addirittura, crede che non ci sia più nulla.
In fondo, nessuno di noi è mai tornato indietro per raccontarlo, no?
Io so cosa sia la morte, la conosco molto bene… Io sono morto.
Sì, lo so. Non è che questo fa di me uno che può parlarne con cognizione di causa.
Il fatto è che conosco la morte, perché sono quello che viene a prendere le vostre anime per farle passare oltre, per portarvi dove nessuno potrà più vedervi. Sono l’essere più odiato e temuto sulla faccia della terra, sono lo scheletro con la falce; sono il traghettatore. Potete chiamarmi come più vi aggrada, ma sono sempre quello che porta con sé i vostri pianti e disperazioni. Tutto questo si rispecchia nel mio essere tramite le mie ali.
Badate bene, però, di non confondermi. Non sono come le immaginate: tutte belle e bianche, soffici e meravigliose. Le mie sono enormi, pesanti e soprattutto “nere”.
Ho vagato per anni sulla terra cercando di ridare pace a colui che tanto ho amato: mio fratello, il mio assassino e, quando finalmente ci sono riuscito, sono potuto passare oltre anche io, ma…
Non è bastato a darmi pace.
Cosa ne pensate? Vi piacerebbe leggerlo?
Ella
Avete mai desiderato una seconda occasione nella vita?
E, se vi fosse stata concessa, cosa avreste fatto?
Io l’ho avuta: mi è stato dato il dono del libero arbitrio, di scegliere…
E ho scelto.
Ho scelto lei, sceglierei sempre lei…
Io sono tornato…
IO SONO DANIEL.
Si raccontano tante storie sull’aldilà: c’è chi lo immagina come un posto colmo di soffici nuvole bianche coperto da un’immensa luce abbagliante, c’è chi crede che dall’altra parte ritroveremo tutti i nostri cari persi e c’è chi, addirittura, crede che non ci sia più nulla.
In fondo, nessuno di noi è mai tornato indietro per raccontarlo, no?
Io so cosa sia la morte, la conosco molto bene… Io sono morto.
Sì, lo so. Non è che questo fa di me uno che può parlarne con cognizione di causa.
Il fatto è che conosco la morte, perché sono quello che viene a prendere le vostre anime per farle passare oltre, per portarvi dove nessuno potrà più vedervi. Sono l’essere più odiato e temuto sulla faccia della terra, sono lo scheletro con la falce; sono il traghettatore. Potete chiamarmi come più vi aggrada, ma sono sempre quello che porta con sé i vostri pianti e disperazioni. Tutto questo si rispecchia nel mio essere tramite le mie ali.
Badate bene, però, di non confondermi. Non sono come le immaginate: tutte belle e bianche, soffici e meravigliose. Le mie sono enormi, pesanti e soprattutto “nere”.
Ho vagato per anni sulla terra cercando di ridare pace a colui che tanto ho amato: mio fratello, il mio assassino e, quando finalmente ci sono riuscito, sono potuto passare oltre anche io, ma…
Non è bastato a darmi pace.
Cosa ne pensate? Vi piacerebbe leggerlo?
Ella
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