Oggi in occasione della rubrica mensile " Tu leggi? Io scelgo" curioso tra le letture di Emanuela del blog Confidenze librose e scelgo:
La lunga notte di Parigi
di
Nulla può spezzare l'amore di una madre. È una lunga notte a Parigi. La città dorme quando si ode un sussurro gridato. Un sussurro che dice: addio . Potrebbe sembrare la fine di una storia, invece è solo l'inizio. Jean-Luc stringe tra le braccia il piccolo Sam, che la madre, con il dolore nel cuore, gli affida ancora neonato per salvarlo da un infausto destino. Siamo nel 1944 e Jean-Luc, che lavora per le ferrovie francesi, sa che i treni in partenza da Parigi hanno come unica destinazione i campi di sterminio tedeschi. Ha anche provato a sabotare alcuni convogli, ma senza successo. Per questo accetta di prendere con sé Sam: non ha potuto salvare altri bambini, salverà lui. Ma Jean-Luc sa che restare in città è troppo pericoloso. Il nemico è ovunque. Deve scappare dove esiste ancora una possibilità di essere liberi, quindi decide di partire con la moglie e il piccolo per l'America. Insieme costruiranno una famiglia. Perché così si sentono anno dopo anno. Fino a quando, un giorno, qualcuno bussa alla loro porta. I genitori di Sam sono sopravvissuti, lo hanno cercato senza sosta per anni e ora vogliono riabbracciarlo. Una madre e l'uomo che ha salvato suo figlio si trovano uno di fronte all'altra. Ma il confine tra giusto e sbagliato, tra legami di sangue e legami di affetto è labile come l'ultima luce che indora la Senna sul far della sera. Un esordio venduto in 25 paesi che dalla stampa è stato definito un libro essenziale. Un romanzo che invita a non dimenticare gli orrori del nazismo, le scelte sofferte, le famiglie distrutte dalla guerra e dalla violenza degli uomini. Un romanzo che, all'ombra di una delle città più affascinanti al mondo, racconta un'atroce pagina della storia mondiale. Un romanzo che, dietro la magia di un affetto sincero, dà voce a una verità che cambia ogni cosa. Perché quando il mondo è capovolto, anche un gesto d'amore può avere conseguenze imprevedibili.
Recensione
La lunga notte di Parigi è una delle sorprese letterarie più intense e belle di questo anno di carta e inchiostro, poiché conquista il mio cuore fin dalle prime parole ed è un libro potente e forte sull' amore, sul coraggio e sulla resilienza quando tutto sembra perso.
È una notte, quando a Parigi una famiglia si distrugge: una madre, in partenza con un treno diretto ad Auschwitz, affida il suo bimbo a Jean Luc, un uomo che lavora per le ferrovie francesi e sa, perfettamente, dove le persone che sono su quei sono diretti, in un luogo da dove solo poche persone possono fare ritorno: Auschwitz. L' unica speranza di quella donna e madre e che suo figlio possa vivere.
Gli anni passano e Jean Luc ora vive insieme a sua moglie in California, insieme a Sam e i tre formano una famiglia, ma ben presto il passato bussa alla sua porta e porta sul suo percorso una madre e un padre che riescono a sopravvivere agli orrori dei campi di concentramento e rivogliono indietro il loro bimbo che non smettono di cercare da nove lunghi anni. Quando Sam è portato dai suoi genitori biologici, le cose per il piccolo Sam sono difficili da comprendere...
" L' idea che sia possibile realizzare i propri desideri mi esalta e mi stupisce al tempo stesso; basta volerlo con tutte le proprie forze ed essere pronti a sacrificare tutto il resto... "
La lunga notte di Parigi è una storia avvincente, a volte dolorosa e tocca l' animo e il cuore, in modo unico e irripetibile. Questo libro è in grado di travolgermi in pieno, come un fiume, poiché è un viaggio che compio in modo avvincente e senza sosta. Quella che trovo tra le pagine di " La lunga notte di Parigi" è una storia di coraggio, di compiere scelte in grado di cambiare vite e di salvarne qualcuna, è la storia di un amore forte che lega dei genitori al proprio figlio!
Vi lascio il calendario di questo mese:
Graziella
Mi ero innamorata della copertina appena uscito ma poi né la trama né le recensioni hanno fatto scattare quella scintilla in più.
RispondiEliminaGeneralmente amo i libri sull'olocausto ma questo mi da la sensazione che l'argomento sia solo sfondo
nonostante le belle parole non mi ispira più di tanto
RispondiEliminaSono contenta ti sia piaciuto ☺️A me questo libro ha risvegliato tante riflessioni ed emozioni a cui non è facile dare una risposta senza trovarcisi in quel contesto terribile
RispondiEliminaio a differenza di chiara invece ne sono proprio attratta
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