giovedì 21 marzo 2019

Fidanzati dell' inverno di Christelle Dabos Recensione

Ciao lettore,
chiudo la settimana del blog, con la recensione di Fidanzati dell' inverno di Christelle Dabos edito dalla Edizioni e/o, primo libro della quadrilogia "L'attraversa specchi", indossate i guanti e la vostra sciarpa inseparabile e immergetevi ne la storia di Ofelia e Thorn,  ma prima di farlo vi lascio qualche info.



Titolo: Fidanzati dell' inverno 
Autrice: Christelle Dabos 
Serie: L' attraversaspecchi #1 
Casa editrice:  Edizioni e/o 
Genere:  Fantasy
Trama: L’Attraversaspecchi è una saga letteraria in quattro volumi che mescola Fantasy, Steampunk e Belle Époque, paragonata dalla stampa francese alle saghe di J.K. Rowling e Philip Pullman. Fa da sfondo un universo composto da 21 arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra. La protagonista, Ofelia, è originaria dell’arca “Anima”; una ragazza timida, goffa e un po’ miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un’altra arca, “Polo”, molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra di loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei?
Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo. Fidanzati dell’inverno è il primo capitolo di una saga ricca e appassionante che sta conquistando migliaia di lettori giovani e adulti.
 


                          RECENSIONE

Ofelia è nata e  cresciuta sull' Arca di Animadove gli oggetti prendono vita e manifestano i loro sentimenti,  una delle 21 arche che compongono l' universo e ruotano intorno a quello che rimane della Terra, con delle regole, leggi e doni personali,  proprio come Ofelia, che ha il dono di attraversare gli specchi, solo se sono vicini,  ed è una "lettrice".  Ofelia riesce a leggere a ricostruire le storie degli oggetti, il passato degli oggetti attraverso le sue mani.
  La vita di Ofelia scorre in modo tranquillo, lavora come curatrice per il museo di Anima, ha fatto saltare due accordi matrimoniali con i cugini -  le persone che si sposano devono appartenere alla loro medesima Arca - , il suo centro è la  famiglia e l' archivio del prozio, dove si sente se stessa, ma la sua tranquillità viene sconvolta, quando le Decane della sua Arca, le organizzano un matrimonio diplomatico, un fidanzamento combinato,  con Thorn un ragazzo di un' altra arca, quella di Polo, un posto inospitale, freddo e glaciale, dove l' inverno dura per sempre. 
 Thorn è arrivato con un dirigibile dall' Arca di Polo ad Anima, per conoscere la sua promessa sposa, con un espressione di disprezzo sul volto verso Ofelia e la sua famiglia,  perché Thorn non è molto felice di quel matrimonio, come non lo è Ofelia… 
I giorni ad Anima per Ofelia sono terminati perché  Thorn deve ritornare a Polo ed Ofelia insieme a  lui, ma a Polo, i clan  lottano tra di loro, dove si vive in una perenne illusione e dove Ofelia, non può fidarsi di nessuno, se non del suo promesso sposo… 


"Leggere un oggetto significa dimenticare un po’ se stessi per fare posto al passato di un altro, mentre attraversare gli specchi significa affrontare se stessi. Ci vuole fegato per guardarsi negli occhi, vedersi per ciò che si è, immergersi nel proprio riflesso. 

Quelli che si mettono un velo davanti alla faccia, che mentono a se stessi e si vedono migliori di ciò che sono non ce la faranno mai. Credimi, non è cosa da tutti!"




Thorn e Ofelia sono due personaggi ben delineati e descritti nei minimi dettagli e uno dei punti di forza della storia nata della penna della Dabos.
Ofelia, all' inizio è  goffa, timida, esile, piccola, di poche parole, miope, dolce ,anonima, impacciata, dovuto a un evento del suo passato, ma alla fine della storia si rivela  coraggiosa  tutte queste caratteriste    rendendo il suo personaggio femminile unico, semplice e difficile da replicare. 
Ofelia è lontana da qualsiasi altra protagonista di qualsiasi altra storia, - scusate per il gioco di parole- per questo, entrare in sintonia è semplice. 


Al contrario, Thorn è un libro chiuso,  difficile da inquadrare caratterialmente, soprattutto all' inizio, un giovane uomo "Tuttavia con due brevi occhiate si fece un’idea della sua faccia, e quello che intravide le fece venire la pelle d’oca. Occhi slavati, naso affilato, capelli chiari, cicatrice che gli attraversava la tempia: l’intero suo profilo era impregnato di disprezzo, un disprezzo rivolto a lei e a tutta la sua famiglia., queste sono le  parole che usa la Dabos per descriverlo, nel momento in cui Ofelia incontra il suo futuro marito.   
Thorn è chiuso in se stesso, dai modi freddi e glaciali, proprio come dall' arca proveniente, autoritario e burbero,  tende poco a dimostrare le sue emozioni o sentimenti.


Un altro punto di forza, insieme ai personaggi, è il mondo e l'ambientazione, il world building, creato dalla Dabos, un mondo affascinante ma complesso da capire: la Terra non esiste più, al suo posto vi sono alcuni resti, intorno alla quale ruotano 21 Arche principali, ogni arca è differente l' una dall' altra e ognuna di essa, ha leggi e doni differenti, e a capo di ognuna c'è uno spirito di famiglia, che ha dato origine a molti abitanti della propria arca. 
 La Dabos, in questo primo libro, si concentra maggiormente su due arche, quella di Anima e quella di Polo. 


La prima è Anima, quella originaria di Ofelia,  ogni oggetto ha un' entità propria, prova dei sentimenti, proprio come l' Archivio del prozio della protagonista, ma anche le porte e molti altri oggetti, mentre la seconda  è quella di Polo, che diventa la nuova "casa" della protagonista, qui l' inverno dura per sempre, l' aria è gelida e fredda, proprio come Thorn, inospitale per le persone che non sono abituate a quelle caratteriste. 



Lo stile della Dabos è ricco di dettagli e tiene incollato alla storia fino  alla fine, anche se la prima parte della storia l'ho trovata piuttosto lenta e  monotona,  questo è l' unico motivo per il quale non ho apprezzato totalmente la storia. 

Tirando le somme, Fidanzati dell' inverno è un inizio avvincente di una storia tutta da scoprire e da leggere e, adesso, sono curiosa di scoprire cosa mi riserva il secondo volume di questa quadrilogia tutta da leggere e non vedo l'ora di proseguire questo viaggio.

Se amate i fantasy particolari, dall' ambientazione affascinante e complessa, con una protagonista atipica, Fidanzati dell' inverno è il vostro viaggio di carta perfetto, ma non lasciatevi scoraggiare dall' inizio lento, perché dopo ciò la storia si movimenta e vale la pena di viaggiare in compagnia di Ofelia verso il Polo.

⭐⭐⭐⭐ 

2 commenti:

  1. Ciao! Ispira tanto anche me, ma ancora non ho avuto modo di leggerlo. Presto o tardi, sarà una delle mie letture di questo anno :)

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  2. Ciaoooooo! PERCHE’ HO ASPETTATO COSI’ TANTO A LEGGERE QUESTO LIBROOO ( qui la mia recensione )! Bellissimo, splendido, con una trama fenomenale e una protagonista meravigliosa. Poi lei e Thorn faranno faville nei prossimi libri, sicuro.
    Non vedo l’ora di continuare la serie e consiglierei assolutamente a chiunque di iniziarla *^*.
    Un abbraccio, Rainy

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