domenica 21 gennaio 2024

Recensione Ritalaura Del Conte E, tra le pietre di Amasya, io ti rincontrerò

 Buona Domenica lettori di libri,

Oggi sono qui per parlarvi di



Ritalaura Del Conte

E, tra le pietre di Amasya, io ti rincontrerò




L’amore non dura per sempre, anzi, l’amore non esiste affatto.

Camilla Arslan ne è più che certa, a ventuno anni è la prostituta più desiderata del Guilty Pleasure, sfuggente e misteriosa, incanta i suoi clienti senza concedersi mai del tutto, si odia e vive esclusivamente per mantenere i suoi fratelli.

Forse è la disperazione a durare per l’eternità.

Nessuno meglio di Tiziano Zammatteo può saperlo, noto chef stellato, torturato dall’angoscia di un passato che gli pesa addosso come una maledizione, vive come se fosse già morto.

È in una notte d’inverno che Tiziano entra al Guilty Pleasure per puro caso e, tra le tende nere e la musica assordante, la vede. Basta uno sguardo ad entrambi per capire che da quel momento in avanti, nulla sarà più come prima.

Quando l’indomani Tiziano se la ritrova a sua insaputa come aiutante in cucina, il pregiudizio e la sfiducia avranno la meglio, decretando l’inizio di una lotta serrata e feroce, dolore contro dolore. Nessuno dei due vuole innamorarsi, nessuno dei due può farlo.

Tiziano dovrà sposarsi la primavera successiva e Camilla tornare presto in Turchia dai suoi fratelli.

Ma l’indesiderato ospite giunge a sbaragliare tutte le carte.

Eppure, per il loro amore non v’è futuro né lieto fine.

Non servirà opporsi, né lottare, né combattere, la fine giungerà comunque.

Cosa resiste davvero?

Se non l’amore, né la disperazione o il tempo o il dolore durano per sempre, potrà forse farlo un amore disperato?

Il loro, disperatissimo amore?


Recensione

E, tra le pietre di Amasya, io ti rincontrerò è un libro che mi emoziona molto in modo intenso e forte, perché quella che Ritalaura racconta tra le pagine del suo libro è una storia d' Amore che risana e salva i suoi personaggi.


La " prostituta senza nome "non si  concede mai del tutto e la prostituta più richiesta e voluta del  Guilty Pleasure, ma nonostante questo soprannome, ha un nome vero,  Camilla. 

Gli unici  obiettivi di Camilla è quello di mantenere i suoi fratelli, in Turchia, e trovare suo padre. 

Camilla non crede nell' amore né tantomeno che  duri per tutta la vita, perché lei a ventuno anni questo lo sa bene.

Se Camilla crede che l' amore non duri per sempre, Tiziano crede che la disperazione duri per sempre, per tutta l' esistenza.

Una notte della stagione più fredda dell' anno, Camilla e Tiziano si incontrano, nel locale dove Camilla lavora, così come i loro " credi "... Sulla carta Camilla e Tiziano sono differenti, ma c' è qualcosa che li accomuna, un dolore profondo che sono loro possono capire e insieme trovare una boccata d'ossigeno dal loro rispettivo dolore, ma il destino è beffardo...


Quelle che la scrittrice dà la vita sono due figure profonde, ricche di sfumature e di dolore, sono due anime opposte, ma che si attraggono in un modo viscerale e profondo. Sono due anime rotte, piene di cicatrici, paragonabili a due specchi che sono caduti e si sono rotti in mille pezzi, ma che quando si incontrano durante una notte d' Inverno trovano un porto sicuro, dove approdare, l' uno nell' altro e grazie al loro Amore speranzoso riescono a guarire dal loro passato.


La penna della scrittrice è molto profonda, con i suoi eroi di carta mi tocca il cuore, emotiva e poesia su carta, perché è una scrittura chiaramente percettibile e fluida.


E, tra le pietre di Amasya, io ti rincontrerò insegna che l' Amore che dura tutta la vita, tutta l' esistenza, è l' Amore sperato, quello fatto di speranza e di saper aspettare, ma fatto anche con pazienza, fede,  nonostante il dolore, le cicatrici e i ".credi " che si hanno.


Perché l’amore è saper aspettare. Con fedele pazienza. 

Ferma speranza. 

Devota fede. 

E accorgersi che non si è mai stati soli. 

Che non si è atteso invano. Perché presto o tardi. Oltre il buio, il dolore, la morte, la vita. Sì. Così.

 E lì, tra le Pietre di Amasya.

 Ecco. Alla fine del viaggio.


Graziella 

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