Buongiorno lettori di libri,
Il libro di cui voglio parlare oggi è " Il maialino di Natale" di J. K. Rowling ed edito dalla Salani.
Il maialino di Natale
Jack adora il suo maialino di pezza, Mimalino, detto Lino. È sempre lì per lui, nei giorni belli e in quelli brutti. Una vigilia di Natale, però, succede una cosa terribile: Lino si perde. Ma la vigilia di Natale è il giorno dei miracoli e delle cause perse, è la notte in cui tutto può prendere vita... anche i giocattoli. Jack e il suo nuovo pupazzo, il Maialino di Natale (fastidioso sostituto fresco di negozio), si imbarcano in un piano audace. Insieme intraprenderanno un viaggio mozzafiato nella Terra dei Perduti, dove ‒ con l'aiuto di un portapranzo parlante, di una bussola coraggiosa e di un essere alato di nome Speranza ‒ cercheranno di salvare il miglior amico che Jack abbia mai avuto dal terribile Perdente: un mostro fatto di rottami che divora ogni cosa... Dal genio creativo di J.K. Rowling, una delle più belle storie di Natale mai scritte, piena della tenerezza irresistibile dell'infanzia di fronte al grande mistero della perdita. L'affettuosa, inesauribile fantasia dell'autrice e la compassione verso le persone e gli oggetti amati che assorbono i sentimenti umani sono la celebrazione del calore della famiglia, del prendersi cura e del sentirsi capiti e della autentica sostenibilità delle cose. Con le bellissime illustrazioni del pluripremiato artista Jim Field, Il Maialino di Natale è destinato a diventare un classico amato da adulti e bambini.
Il maialino di Natale è una delle letture che mi tiene compagnia dai primi di Dicembre fino alla Vigilia di Natale, una sorta di calendario dell' avvento letterario personale e che ogni giorno leggo uno o più capitoli, per farmi preparare al giorno dove ogni miracolo può accadere e realizzare, un vero e proprio " miracolo di Natale".
Ma quale storia trovo fra le pagine de " Il maialino di Natale"?
Jack ha un legame forte, speciale e potente con Lino, il suo maialino di pezza, ma chiamato in famiglia Mimalino. Lino per Jack c'è da sempre: è il suo giocattolo preferito a cui confida i suoi segreti, le sue paure, i suoi desideri e le sue gioie. Lino per Jack c'è sempre sia nei momenti brutti che in quelli belli. Poco importa se Lino è pieno di cucito e rattoppato molte volte sempre dalla mamma di Jack ogni qualvolta che si rompe: il suo peluche di pezza è speciale per Jack.
Lino c' è anche quando i genitori di Jack divorziano e quando nella vita di Jack entra Holly, la figlia del nuovo compagno della madre di Jack. Durante una litigata, in macchina, Holly butta dal finestrino il peluche, il migliore amico di Jack, e Jack si arrabbia.
Poco importa se Holly regala a Jack un sostituto di Jack, ovvero un nuovo maialino di stoffa, ma Jack non trova nessuna consolazione con il nuovo maialino e per tale ragione decide di fare tutto il possibile per trovare e salvare Lino, anche a costo di finire nella Terra dei Perduti e di affrontare il Perdente: un mostro che mangia ogni oggetto. Può Jack con l' aiuto di qualcuno riuscire a salvare il suo migliore amico di pezza? Cos'è la Terra dei Perduti?
Il maialino di Natale è un libro prezioso, magico e che attraverso le sue pagine e a mio umilissimo punto di vista, la scrittrice con questa storia vuole porre il focus su il valore affettivo dei miei oggetti preziosi a cui sono affezionata, per un motivo
Per far tutto ciò, la Rowling mi trasporta in compagnia di Jack e del suo nuovo maialino di stoffa in un mondo, quello della Terra dei Perduti, dove la scrittrice mostra l' ansia di possedere sempre nuovi oggetti. Ma, in realtà la scrittrice mi ricorda che forse ci sono oggetti che disprezzo, perdo o che sono vecchi, quindi non sono più nuovi, ma possiedono una cosa: un valore speciale, quello dell' amore e a cui si vuole un bene dell' animo, perché sono ricchi di ricordi.
Il maialino di Natale è un libro per lettori "piccini piccio," ma anche per i lettori grandicelli che hanno un animo da bambino, insegna ad apprezzare ogni oggetto con un valore e amore immensi e trattare gli oggetti a me cari con tenerezza e affetto, perché gli oggetti hanno una nostra parte: quella dell' infanzia e, di conseguenza, i miei sentimenti, le mie gioie, le paure e le lacrime; almeno è questo che imparo con Il maialino di Natale.
Graziella
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