lunedì 20 dicembre 2021

Darius va tutto bene ( forse) di Adib Khorram Recensione

 Buongiorno lettori di libri,

Il libro di cui voglio parlare oggi è Darius. Va tutto bene ( forse) di Adib Khorram edito dalla Rizzoli. 

Darius va tutto bene ( forse) di Adib Khorram Recensione


Darius, va tutto bene (forse)

(Darius the Great #1)

Darius Kellner ha sedici anni, vive a Portland ed è mezzo persiano da parte di madre, ma sa più il klingon di Star Trek che il farsi, e conosce meglio le usanze degli Hobbit che quelle persiane.
Ora, il suo primo viaggio in Iran sta per rivoluzionargli la vita. Darius non è esattamente quello che si dice un ragazzo popolare a scuola: farsi accettare per quello che è non è mai stato semplice ed è convinto che in Iran sarà lo stesso.
Ma quando abbraccia per la prima volta la nonna e incontra Sohrab, il ragazzo della porta accanto, tutto cambia. I due cominciano a trascorrere insieme le giornate giocando a calcio, mangiando faludeh e parlando per ore su un tetto, il loro posto segreto con vista sulla città di Yazd.
Sohrab e la sua famiglia persiana lo chiamano Dariush, e lui non si è mai sentito se stesso come in quel momento: per la prima volta nella vita sente che forse, forse, le cose dopotutto potrebbero davvero andare bene per lui...
Recensione

Amo il silenzio. Anche se a volte mi fa pensare a cose tristi. Tipo se qualcuno sentirebbe la mia mancanza casomai morissi. Ho bevuto un sorso di tè e respirato l'odore del gelsomino e mi sono chiesto se qualcuno sarebbe triste se venissi ucciso in un incidente d'auto o qualcosa del genere.
E' normale. No?"
Mi avvicino a Darius, va tutto bene ( forse)  e  alla sua storia e al suo personaggio in  punta di piedi, con una delicatezza leggera  perché questo libro mi prende per mano e mi accompagna fra le  pagine di quest' avventura fantastica e incredibile e il suo personaggio   tocca l' animo e il cuore e mi guida attraverso la sua storia.
Ma quale è la storia di Darius, va tutto bene ( forse) ?

 Darius  vive in America ed è mezzo persiano  da parte della madre e mezzo ariano , non conosce il farsi né le usanze persiane,  ma Darius conosce più il klingon di Star Trek e le usanze degli Hobbit e ha una grande passione per il tea. 
Darius non si sente a suo agio con se stesso né con gli altri, si sente un pò differente degli altri e come se non bastasse Darius è preso di mira dai bulli della sua scuola che lo prendono in giro e, per di più, Darius ha un " mostro" nella sua vita con cui convive da molto tempo ed ereditato dal padre: la depressione; per cui ogni mattina Darius ingoia le sue compresse insieme a un bicchiere d' acqua per andare avanti con la sua vita.
Ma, la  vita di Darius viene sconvolta quando scopre che suo nonno materno, che ha incontrato sempre via Skype, ha un tumore al cervello e per questo motivo Darius, insieme alla sua famiglia, si trasferisce a Yazd, in Iran.
 Darius ha visto Yazd in alcune foto e si aspetta che la città  assomigli a una scena di Aladdin con cammelli stracarichi di merce, palazzi a cupola e  le strade sterrate fiancheggiate da palme, ma al suo arrivo non vede nulla di tutto ciò; anzi  Yazd è una città molto conservatrice con case con mattoni biancastri e con dei portoni che gli ricordano le porte da Hobbit: 

Alcune avevano doppi portoni d’ingresso in legno decorati, con elaborati battenti di metallo. Mi hanno quasi ricordato porte da hobbit, a parte che non erano tonde." 


Proprio in città Darius incontra, in prima persona, i suoi nonni, Babu e Mamu,  e Sohrab, vicino di casa dei nonni di Darius, un incontro che sconvolge la vita di Darius. I due ragazzi iniziano a trascorrere molto tempo insieme e nella famiglia di Sohrab Darius si sente a suo agio e inizia ad aprirsi... 

Darius è il protagonista di questa storia toccante e commovente ed è uno dei miei personaggi preziosi del mio cuore, ovvero coloro che occupano un posticino speciale nel mio cuore, a cui mi affeziono molto, perché Darius è un eroe di carta e inchiostro genuino ed è colui che mi  guida attraverso la sua lotta contro la depressione, non posso far a meno di amare il suo spirito, la sua crescita, la sua perseveranza e il suo viaggio in Iran, quel viaggio che cambia Darius in qualche modo. 
  L' ammetto, Darius è un personaggio che adoro molto e ci sono molte cose d' amare e apprezzare in questo personaggio, come ad esempio il fatto che rifiuta la mascolinità tossica e il suo amore incondizionato per il te, e a volte nel corso della sua storia sento la necessità di   abbracciarlo  molte volte. La sua voce è fatta di sussurri e urli che toccano il cuore del lettore e che bucano le pagine. 
Un tema che Darius tocca attraverso la sua storia, i suoi sussuri e urla è lo stigma che circonda la salute mentale, nel suo caso la depressione. Molti chiedono perché o il motivo per cui una persona è infelice, soprattutto quando scoprono che  quella persona soffre di depressione, e a mio umile avviso, Darius è un eroe da prendere in esempio per il modo in cui parla e gestisce i suoi sentimenti e lo fa in un modo confortevole e che scalda il cuore.  
Ma, Darius, va tutto bene è un libro pieno zeppo di tematiche importante e tutte

sono trattate in modo delicato e toccante. Uno dei tanti temi che viene trattato è il rapporto fra Darius e il padre ed entrambi hanno i loro problemi e sono in dissaccordo. 
Il loro rapporto è una relazione che colpisce nel profondo e nei sentimenti.  La loro relazione è cosi complicata, tenera ed emotiva perché parlano di salute mentale, sfide e genitorialità. 
Il pilastro di Darius, va tutto bene ( forse) è l' amicizia fra Darius e Sohrab, ovvero quella amicizia che non riguarda la durata, ma bensì le esperienze che fanno e li legano sempre di più; quei momenti che restano incisi nel cuore, anche se i due si dovranno separare. 
C' è qualcosa di unico e puro fra questi due ragazzi,  le loro anime solitarie trovano pezzi che si incastrano alla perfezione e dei pezzi di cui hanno bisogno l' una nell' altra e nella loro amicizia.

Darius, va tutto bene ( forse) è un libro che consiglio caldamente a tutti. È un libro che tocca temi importanti e lo fa in un modo toccante e profondo e lo fa, proprio attraverso Darius, il personaggio che si adora profondamente, Per Natale, regalatevi questa storia straordinaria e toccante. Unica nel suo genere.

Nessuno mi vuole qui" "Tutti ti vogliono qui. C'è un detto in persiano. Tradotto diventa: "il tuo posto era vuoto". Lo diciamo quando ci manca qualcuno. [...] Il tuo posto era vuoto, prima. Ma questa è la tua famiglia, questo è il tuo posto"


Graziella

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